Iva, stangata da 349 euro
FIRENZE – Sulla stangata Iva si levano le grida dei commercianti e dei consumatori alle quali rimane sorda la politica (e non è certo una novità) impegnata nello sport nazionale del litigio e di una crisi di governo assurda quanto irresponsabile. L’aumento al 22% riguarderà il 70% dei prodotti e costerà 207 euro annui a famiglia, portando consistenti rincari nel settore dell’abbigliamento (+81 euro), nell’acquisto di scarpe (+25 euro) e bevande alcoliche, vino compreso, e gassate (+12 euro). Lo dicono Federconsumatori e Adusbef.
Secondo il Codacons è anche peggio: da 209 euro su base annua per una famiglia di tre persone a 349 euro per un nucleo composto da cinque elementi.
La crisi «ha stremato famiglie e imprese» osserva il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. «L’aumento dell’Iva -commenta il vicepresidente vicario di Confesercenti Massimo Vivoli– non solo darà un nuovo duro colpo all’occupazione, alle imprese che lavorano per il mercato interno ed ai consumi, ma potrebbe essere solo l’inizio di una nuova grandinata fiscale insopportabile per famiglie ed imprese».
Ma a qualcuno, a Roma, interessano gli ultimi lamenti di un’Italia, quella reale, che sta agonizzando?