Bancarelle Pisa: rimossi 12 banchi, 5 trasferiti
PISA – Cinque bancarelle sono state trasferite al deposito comunale e altre sette sono state staccate dal muro dove erano fissate e sono pronte per essere portate via. E’ il bilancio conclusivo della seconda giornata di sgombero dei banchi che vendono souvenir in piazza dei Miracoli a Pisa. Restano da rimuovere 26 casottini dislocati lungo il muro del museo delle Sinopie all’interno del quale gli ambulanti si sono asserragliati per tutto il giorno e dove una ventina di persone resteranno anche a dormire.
Domani mattina la forza pubblica tornerà in piazza per ricominciare le operazioni di sgombero di tutte le bancarelle che ancora non sono state trasferite. Intanto, il Comune ha formalmente avviato l’istruttoria per esaminare la proposta dei commercianti di collocare provvisoriamente, per la durata dei lavori di restauro del museo, il mercato nelle piazze Manin e dell’Arcivescovado che si trovano ai due lati della piazza dei Miracoli.
Dopo gli episodi di frequenti malori e richieste d’intervento dell’ambulanza da parte dei commercianti e dei loro parenti in piazza dei Miracoli nell’area recintata dove si trovano le bancarelle che vendono souvenir intorno al Duomo di Pisa, il 118 in accordo con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco ha montato un posto medico avanzato per poter gestire eventuali bisogni sanitari e fare così da filtro al pronto soccorso.
L’arco storico di accesso a piazza dei Miracoli da piazza Manin è stato danneggiato durante le operazioni di sgombero delle bancarelle. Lo denunciano gli ambulanti che hanno inviato un telegramma alla Soprintendenza di Pisa e alla direzione regionale toscana, allegando anche materiale fotografico. «Comunichiamo -si legge nel testo- che oggi, primo ottobre 2013, alle 18.30 in Pisa, nell’ambito della esecuzione coatta ordinata dal sindaco Marco Filippeschi, del trasferimento delle bancarelle di Piazza dei Miracoli, un autocarro della ditta Grandi di Pisa, trasportante una bancarella, ha danneggiato l’arco storico di Piazza Manin coevo delle storiche mura della città. Chiediamo che codesta sovrintendenza proceda al debito controllo onde poter restaurare l’arco ponendo a carico del danneggiante tutte le spese. Seguirà invio documentazione fotografica».