Il nuovo questore Micillo: 50 poliziotti in più a Firenze
FIRENZE – Cinquanta poliziotti in più per controllare il territorio fiorentino. Arriveranno presto e vi resteranno stabilmente. Un vero e proprio aumento di organico delle forze dell’ordine in città. È la prima notizia che oggi il nuovo questore di Firenze Raffaele Micillo ha voluto dare alla stampa nel suo primo giorno di insediamento al vertice di via Zara, dove ha preso il posto di Francesco Zonno, che dalle 24 di ieri sera ha lasciato il servizio attivo nella Polizia di Stato. Originario di Capodimonte (Na), 62 anni, Micillo è stato in precedenza questore a Viterbo e a Pisa fino al 2012. Quindi a Roma alla Presidenza del Consiglio.
«Rivolgo tramite la stampa un mio primo saluto ai fiorentini, alla città ed alle sue istituzioni – ha detto Micillo – cosa che mi riprometto di fare di persona al più presto e ad ogni favorevole occasione». Il primo impegno della mattinata è stata la deposizione di una corona d’alloro alla lapide che in Questura ricorda i Caduti della Polizia di Stato. Poi un primo incontro con i dirigenti della questura che lo hanno relazionato sui rispettivi ambiti operativi, quindi l’incontro con la stampa nella Sala dedicata al poliziotto Fausto Dionisi ucciso dai terroristi di Prima Linea nel gennaio 1978. È seguito un incontro con le delegazioni sindacali dei poliziotti fiorentini. Nel pomeriggio – ha detto lo stesso Micillo – sarà ricevuto dal prefetto Luigi Varratta e domani pomeriggio dal sindaco Matteo Renzi.Questi i primissimi impegni.
Su Renzi – rispondendo alla domanda di un giornalista – ha espresso giudizi largamente positivi. Micillo fino a ieri è stato dirigente dell’Ispettorato di PS presso Palazzo Chigi: «Renzi si muove bene a Roma – ha detto con una battuta – questo è un vantaggio anche per Firenze, che può così utilizzare la popolarità del suo sindaco».
Tornando ai problemi della sicurezza pubblica della provincia, di cui il questore è la massima autorità, Micillo ha ribadito la necessità di una costante collaborazione tra forze dell’ordine, cittadini, enti ed istituzioni «perché da soli non si va da nessuna parte». Punti fermi della sua azione saranno, tra gli altri, la microcriminalità («per chi trova la casa vuotata dai ladri non è solo un danno materiale, ma una violazione del proprio intimo»), la movida cittadina («un’opportunità di svago e allegria ma anche un terreno fertile per chi vuole delinquere»), l’ordine pubblico («allo stadio di Firenze è stato fatto finora un ottimo lavoro sul piano della sicurezza» citando anche più volte il suo predecessore e amico questore Francesco Tagliente, oggi prefetto a Pisa), la prevenzione: su questo punto ha ribadito che saranno assegnati a Firenze 50 nuovi poliziotti da destinare interamente al controllo del territorio.
Sul fronte dell’immigrazione e sulla mancanza di un Cie nella regione, Micillo ha detto che è un problema che vorrà affrontare quanto prima perché «quando una persona fermata deve essere accompagnata in una struttura distante da Firenze centinaia di chilometri – come in Puglia o in Sicilia – tutto questo si traduce in un grosso sacrificio personale per i nostri operatori, che vengono così sottratti al servizio sul territorio, oltre ad un vero e proprio costo economico pubblico».