«Fiorentina, bella risposta in Ucraina. Ottimismo per Rossi e Pasqual»
FIRENZE. La candidatura di Giuseppe Rossi la lancia Montella in sala stampa («sicuramente lo convocherò, poi vediamo. Per la Nazionale non dovete chiedere a me ma non credo avrà problemi ad andare al Mondiale»), quella di Manuel Pasqual il diretto interessato intervenendo a Radio Deejay: «Sto bene e domani sera vorrei giocare».
A meno di sorprese, i due acciaccati viola di lusso dunque saranno regolarmente in campo nella notturna all’Olimpico, di modo da poter anche rispondere alla convocazione di Cesare Prandelli in vista del doppio impegno contro Danimarca a Armenia.
Ma al tecnico viola interessa ovviamente la loro presenza sul terreno della Lazio in quella che Montella etichetta comunque come «una gara tra due squadre simili visto che hanno cambiato poco rispetto allo scorso anno ma contrassegnata dalle assenze da una parte e dall’altra». Ma si tratta anche della sfida tra le due italiane che hanno giocato giovedì sera in Europa League, ancora poche ore fa.
Non mi piace dire che arriva meglio a questo impegno dopo le fatiche di coppa, ma è sicuro che la Fiorentina in Ucraina ha fornito una bella risposta dopo un periodo un po’ così.«C’è stata una risposta netta e chiara, se ce ne fosse stato bisogno. Certe partite cementano sempre più il gruppo. Il successo dell’altro giorno è stato un passaggio importante», spiega Montella che ora si aspetta però il bis anche in campionato.
«La gara di domani è importante su tutti i fronti, quindi la squadra avrà voglia di giocare a viso aperto. La responsabilità non ci spaventa, anzi non mi dà fastidio sentir dire che la Fiorentina può vincere lo scudetto». E pazienza se la Roma capolista è già molto distante: Montella intende pensare partita per partita e difende anche i suoi giocatori ultimamente un po’ criticati.
«Ilicic non sta bene ma non c’è nessuna telenovela: ha avuto una contusione alla caviglia in Nazionale e questo gli ha impedito di allenarsi bene. Non sarà disponibile neppure domani. Pizarro? Con il Cagliari ha sbagliato a farsi cacciare: sa che non può cadere in certi errori. Ma quello di Dnipro è stata un’espulsione molto diversa: poteva evitare il fallo da cui è nato il secondo giallo ma con quel campo ci stava».
Meglio pensare alle note liete, comunque. Matos deve crescere soprattutto come personalità ma sono felice che sia rimasto con noi. «Ambrosini invece lo conoscevo, si è messo subito a disposizione come se fosse l’ultimo arrivato. Dà una grande mano a livello tecnico e morale». Scommettiamo che una maglia sarà sua anche domani sera?