Spari Palazzo Chigi, la figlia di Giangrande aspetta giustizia
FIRENZE – «Come mio padre, anch’io sono convinta che Preiti fosse lucidissimo quel giorno. Domani il gup deciderà se accogliere le richieste della difesa e io mi aspetto che almeno un po’ di giustizia venga fatta. Visto che il rito abbreviato gli è stato dato speriamo in qualcosa di più sostanzioso». Lo ha detto, a Mattino 5, Martina Giangrande, figlia del brigadiere Giuseppe, rimasto gravemente ferito a seguito della sparatoria avvenuta per mano di Luigi Preiti a Piazza Montecitorio durante il giuramento del Governo Letta.
«Mio padre non sta meglio, è ancora in ospedale. Continuiamo a fare fisioterapia -ha raccontato la ragazza- Si chiede ancora perché Preiti ha colpito loro. Purtroppo io non so cosa rispondergli perché la realtà è che una motivazione non c’è . La famiglia non si è mai messa in contatto con noi. E’ arrivata una lettera da parte di Preiti, mi è stata consegnata dal Comando Generale dei Carabinieri ma se devo essere sincera non me ne faccio niente -ha aggiunto Martina Giangrande- Non c’è giustificazione a questo gesto. Mio padre rifarebbe tutto quello che ha fatto quel giorno».