Firenze ricorda i 215 morti del primo bombardamento alleato del 1943
FIRENZE – Furono 215 i morti a Firenze, tra la popolazione civile, durante il bombardamento alleato del 25 settembre 1943. A poco più di tre settimane dall’armistizio firmato dal governo Badoglio con le forze anglo-americane, reso noto l’8 settembre. Fu la vera prima pioggia di bombe sulla città. Altre ne seguirono fino al settembre 1944.
Tutto successe all’improvviso prima di mezzogiorno, senza che – a quanto sembra – suonasse alcun allarme aereo. Furono colpite in particolare le zone da piazza della Libertà verso via Masaccio e via Mannelli fino al Campo di Marte.
Per il 70° anniversario di questo evento la Comunità di Sant’Egidio e il Quartiere 2 di Firenze promuovono per giovedì 10 ottobre 2013, alle ore 18, una «Marcia della Memoria» L’appuntamento è aperto a tutta la cittadinanza davanti alla stazione di Campo di Marte, tra viale Mazzini e via Mannelli. Al termine del corteo, in tre tappe, alle quali prenderanno parte le Autorità (Regione Toscana, Comune e Provincia di Firenze, Comuni di Pontassieve, Fiesole e Rufina), il Cardinale Silvano Piovanelli e un sopravvissuto ai bombardamenti del ’43, sarà inaugurata una nuova targa per ricordare il 70 esimo anniversario.
Parteciperanno delegazioni dei Comuni della Val di Sieve e per l’occasione Trenitalia metterà a disposizione una carrozza con posti gratuiti su un treno per la stazione di Campo di Marte (partenza da Pontassieve alle 17.14, rientro alle 20.28). Chi è interessato può prenotarsi, fino a esaurimento dei posti disponibili e non oltre mercoledì mattina, inviando una mail a: santegidio_firenze@hotmail.com.
Si è scelta la data del 10 ottobre – si legge in una nota della Provincia di Firenze – perché il 25 settembre, in concomitanza con i Mondiali di ciclismo, non sarebbe stato possibile agevolare la viabilità e i movimenti per la manifestazione che oltre al coinvolgimento delle Istituzioni e delle comunità cittadine, vedrà la partecipazione dei Comuni di Pontassieve, Fiesole, e Rufina, che furono colpiti dai bombardamenti nei giorni precedenti e successivi la tragedia di Firenze.
[SAdd]
Marzocco
Mio padre reduce della prima guerra mondiale faceva parte dell’UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea) che fu’ usata per scavare le macerie e tirare fuori morti e feriti causati dai bombardamenti
PAOLO
Firenze era stata considerata dai tedeschi “città aperta” cioè priva di interessi militari, per preservarne i monumeti e la popolazione: Gli Anglo-Americani che evidentemente non si fidavano ( nonostante fossero certamente in contatto coi partigiani locali) continuarono a lanciare bombe indiscriminatamente, uccidendo tanti civili….. C’è una canzone che dice:
” Mamma, ma sparano su di noi!” “Lo so figlio mio, ma lo fanno per necessità, vengono a liberarci…”