Comuni toscani, dalle fusioni di piccoli centri risparmio di quasi 400 milioni
FIRENZE – Fusioni di piccoli comuni: uno studio dell’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana (Irpet) stima che sul territorio della provincia di Grosseto la spesa diminuirebbe di circa 18-20 milioni di euro, con un risparmio stimabile intorno il 30%. Per la regione potrebbe giungere a toccare quasi 400 milioni di euro l’anno. I piccoli comuni costano relativamente molto per produrre servizi poveri.
Le spese per il funzionamento della macchina lasciano poche risorse a disposizione, sia finanziarie che umane. Per superare queste difficoltà le fusioni garantiscono vantaggi significativi. Il tema sarà al centro dell’incontro pubblico «La riforma delle autonomie locali in Toscana ed i processi di fusione» promosso dalla Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale della Toscana. L’appuntamento è per venerdì 11 ottobre nella Sala Contrattazioni della Camera di commercio di Grosseto. Sono previsti gli interventi di Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto e Giovanni Lamioni, presidente della locale Camera di Commercio. Saranno l’assessore alla presidenza della Regione Toscana Vittorio Bugli ed il vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali, Alessandro Antichi, a trarre le conclusioni.