Cinzia TH Torrini firma un docu-film sull’artigianato di Firenze (GUARDA ADESSO)
FIRENZE – È un omaggio a Firenze e all’artigianato artistico quello firmato dalla registaCinzia TH Torrinie presentato oggi, lunedì 14 ottobre, a Firenze, dalla Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico, grazie al finanziamento totale del costo a carico della Camera di Commercio di Firenze, durante una conferenza stampa nella sede di Fiorgen Onlus in via de’ Tornabuoni.
Un corto d’autore che racconta la passione, l’arte, il genio, la storia e la creatività di una città e di un territorio, che celebra Firenze e la laboriosità della sua gente, la storia che l’ha fatta grande e l’ha resa unica nei secoli e ancora oggi. Un corto che è pronto a diventare anche una fiction.
Gli artigiani
La regista fiorentina sceglie di raccontare dall’interno alcuni dei più antichi mestieri artigiani della città, quei mestieri radicati nel territorio e che hanno caratterizzato la storia e la fisionomia stessa di Firenze.
La telecamera entra in botteghe bellissime, riprende nel dettaglio forme, colori e arnesi, gli strumenti di mestieri imparati dai padri e dai nonni “rubando” con gli occhi i gesti e i segreti. Gli artigiani stessi raccontano, spiegano ma soprattutto “lavorano”. Con volti e gesti sapienti, con le mani che forgiano, plasmano e modellano, guidate da ingegno e passione, perché “chi lavora con le sue mani e la sua testa e il suo cuore è un artista”. E questo sono gli artigiani di Firenze, che nelle botteghe portano avanti mestieri che nascono nel Rinascimento: artisti. E “artigianato artistico” è il prodotto che nasce dalle loro mani, patrimonio ineguagliabile che si perpetua da secoli e che ancora oggi affascina e si rinnova.
Un grande affresco corale, un succedersi ben cadenzato di figure diverse e ognuna affascinante a suo modo: artigiani che, in proprio o in aziende con decine di dipendenti, intagliano il legno con scalpelli fatti a mano; quelli che molano il vetro per riprodurre forme antiche e sempre nuove; quelli che punto dopo punto cuciono a mano scarpe su misura; gli artigiani del gioiello che cesellano anelli come miscrosculture, gli artigiani che con colpi puntuali di martello e scalpello strappano al marmo figure maestose; quelli che la carta la decorano, screziata e marmorizzata alla maniera antica; quelli che, pietra dopo pietra, pezzetto dopo pezzetto, ognuno tagliato a filo di precisione indefettibile, compongono quadri
con le pietre come facevano per la corte medicea; quelli che con fogli sottili come un battito d’ali indorano cornici e quadri. Quei mestieri di cui solo in apparenza, forse, abbiamo perso le tracce ma che appartengono alla nostra storia, indissolubilmente legati alla nostra identità.
Il lavoro
Il cortometraggio – le cui riprese si sono svolte tra giugno e luglio 2013 – porta a conoscenza di tutti la realtà dell’artigianato artistico fiorentino, parte integrante del tessuto economico, sociale e culturale del territorio di Firenze. Un settore che affronta oggi sfide nuove, come il ricambio generazionale e la globalizzazione, e che rappresenta la produzione di eccellenza del nostro territorio.
“Il risultato è un montaggio di 20 minuti, un omaggio alla mia città e agli artigiani, in cui ho prestato gratuitamente la mia opera, dove ho messo insieme impressioni ed emozioni sulla manualità, la sapienza e la passione di una eccellenza che mostra una ricchezza che abbiamo nella nostra terra e dobbiamo far di tutto per conservare e incentivare”, sottolinea la regista fiorentina Cinzia TH Torrini, aggiungendo che il progetto non si esaurirà dopo questo montaggio, ma “sarà proposto alla televisione un soggetto per una serie di sei puntate, una fiction che aiuti a legare le capacità e le qualità di questi artisti con il mondo dei giovani, raccontando un ambiente inedito, entro cui si sviluppano relazioni profonde e conflitti universali”.
Per Vasco Galgani, presidente della Camera di Commercio di Firenze, “l’eccellenza delle lavorazioni tradizionali fiorentine, tramandate nelle botteghe fino ai giorni nostri, rappresenta un importante cardine sul quale si deve imperniare un’intera filiera di offerta turistica e culturale, che renda inimitabile Firenze agli occhi del mondo. E’ nostro compito valorizzare quest’arte perché si rinsaldi come coniugazione fra la cultura e l’economia del territorio. Ma far conoscere il nostro artigianato artistico nella manualità e nella difficile arte di trasformare la materia prima non è facile: richiede poesia e alta professionalità. Le ho trovate entrambe nel film firmato dalla bravissima Cinzia TH Torrini”.
“La Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico lavora per valorizzare, diffondere e tramandare alle generazioni future il valore imperdibile di questa nostra storia”, rimarca il direttore della Fondazione, Enrica Maria Paoletti illustrando l’obbiettivo di questa iniziativa. “Solo il cinema – aggiunge – è capace di raccontare un mondo così suggestivo, una realtà così complessa e stratificata in cui si affiancano innovazione e tradizione, antichi saperi e nuovi materiali. Abbiamo quanto mai bisogno di nuovi strumenti che accrescano la consapevolezza diffusa sul valore culturale ed economico di prodotti unici che il mondo intero ci invidia e che tutt’oggi possono rappresentare un’eccellente opportunità di occupazione per i giovani”.
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Dove trovare il video
Il video sarà disponibile sul sito della Fondazione di Firenze per l’artigianato artistico www.fondazioneartigianato.it e su quello della Camera di Commercio di Firenze www.fi.camcom.it. Verrà successivamente distribuito e proiettato in aeroporti, stazioni, tabelloni cittadini, meeting internazionali, siti di istituzioni culturali; girerà nella rete delle Camere di Commercio estere, nelle fiere nazionali e internazionali; nei festival di cultura; nelle scuole e negli istituti universitari; a disposizione delle biblioteche; negli alberghi; e in tutte le sedi di soggetti che ne faranno richiesta.
Alcuni dati
– 23 le aziende filmate in tutta la Provincia di Firenze;
– più di 100 ore di girato;
– 19 i mestieri d’arte ripresi (gioielleria; bronzista; setificio; restauro; argenteria; fonderia artistica; legatoria; pelletteria; corniciaio; moleria; ricamo; terracotta e ceramica; piume; profumeria; vetreria; calzolaio; mosaico; cappelleria; fabbro);
– 400 anni la bottega più antica – 3 anni la più giovane.
Giorgio Testi
Salve,Complimenti!! delicatezza delle immagini sembrava una danza su un commento musicale perfetto,eppoi la profonda umiltà degli artigiani da Lei presentati,quando sanno di essere Bravi e non si atteggiano ad Artisti!!. Giorgio Testi