Italia-Armenia: i tre della Fiorentina potrebbero essere tutti in campo
Potrebbero giocare anche tutti e tre, i violazzurri, domani sera a Napoli in Italia-Armenia. Inizialmente, Prandelli potrebbe infatti dare spazio a Pasqual sulla fascia sinistra e ad Aquilani in mezzo al campo, quest’ultimo a fianco di Montolivo. L’ex giallorosso ha firmato venerdì il pareggio in Danimarca e domani sera dovrebbe giocare dal primo minuto, al pari del terzino sinistro che potrebbe fare rifiatare Balzaretti.
Davanti resta in forte dubbio Mario Balotelli, che potrebbe non esserci dal primo minuto. Nel caso, potrebbe scoccare l’ora di Giuseppe Rossi, magari solo a solo a gara in corso perché è probabile che inizialmente tocchi ancora a Osvaldo, ottimo venerdì sera a Copenaghen. Pepito, tornato a vestire l’azzurro due anni dopo l’ultima volta, nelle previsioni doveva giocare un’oretta della prima partita e riposare nella seconda. Invece non è stato così. Anzi, in Danimarca è addirittura andato in tribuna.
Chiaro che i tifosi viola non siano comunque entusiasti di questa eventualità: è vero che avrebbero piacere di vedere tanto viola nella Nazionale di Cesare Prandelli, ma è altrettanto evidente che si preoccupano delle condizioni fisiche dei loro beniamini visto che la grande sfida contro la Juventus si avvicina sempre di più.
Ed in tal senso, di sicuro faranno caso a quanti bianconeri saranno utilizzati dal Ct nella stessa gara. Alla fine, almeno inizialmente, potrebbero essere solo in due: Bonucci e Pirlo. Non c’è comunque solo l’Italia: Montella si preoccupa infatti anche degli altri nazionali. E se Cuadrado tornerà a Firenze con un paio di giorni di anticipo, il tecnico viola terrà d’occhio anche Mati Fernandez e Pizarro, Savic e Tomovic.
Intanto, sempre domani, è una giornata importante per Diego Della Valle che sarà a Napoli per una dichiarazione spontanea nell’ambito del processo ”Calciopoli”, che ha ufficialmente riaperto i battenti per la fase di appello ad inizio mese. In mattinata “Mister Tod’s rilascerà la propria testimonianza. A differenza degli altri imputati (che hanno avuto già l’opportunità di deporre da due settimane) il proprietario della Fiorentina aveva da tempo programmato questa data per dire le sue verità su una vicenda che, anche se è trascorso molto tempo, i proprietari viola non hanno mai digerito.