
Crisi, le famiglie inseguono il risparmio e tagliano gli sprechi

FIRENZE – Le famiglie italiane stanno vivendo la più profonda crisi economica dal dopoguerra. Questo comporta inevitabilmente effetti drammatici sui consumi: tagliano gli sprechi e rinunciano al superfluo. Inseguono il risparmio con strategie mirate: l’80% dei nuclei famigliari ha modificato nell’ultimo anno le abitudini di acquisto. Nel primo semestre 2013 le vendite alimentari sono calate dell’1,8%. La ricerca dei prodotti alimentari scontati è uno dei principali driver delle scelte delle famiglie. Emerge dallo ricerca realizzata da Nomisma per Pentapolis che analizza l’evoluzione degli acquisti delle famiglie italiani negli ultimi 2-3 anni.
L’indagine indica che per i prodotti alimentari molti italiani hanno ridotto, rispetto a 2-3 anni fa, anche le quantità acquistate. I dati Istat confermano che gli italiani comprano lo stretto necessario (68,7% delle famiglie), acquistano poco alla volta e vanno più spesso a fare la spesa (50,7%), comprano meno cose in generale (41,5%).
Altro dato rilevante è la fortissima attenzione al prezzo: le famiglie acquistano solo prodotti alimentari in promozione (43,3% ), prima di recarsi in un punto vendita verificano i volantini degli sconti e poi fanno la spesa in tanti punti vendita diversi per comprare solo le offerte (34,8%), comprano marche che costano meno (31,3%), vanno al discount (22%). Conseguentemente sprecano di meno e buttano via meno cibo nella spazzatura (61,5%), realizzano in casa cose che prima si compravano al supermercato come ad esempio pane, torte, pizza, marmellata (30,6%), comprano direttamente dal produttore preferendo la filiera corta (7,6%).