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Vincenzo Montella si è anche un po' innervosito parlando del rientro di Gomez

Montella: «Fiorentina, per battere la Juve serve la gara perfetta»

Pasqual in Fiorentina-Juventus della scorsa stagione
Pasqual in Fiorentina-Juventus della scorsa stagione

FIRENZE. Antonio Conte alza i toni («vietato pensare al Real Madrid, la partita della vita ora per noi è quella di domani a Firenze»), Vincenzo Montella cerca di stemperarli. Un po’ com’è nel costume dei due, i tecnici di Juventus e Fiorentina alla vigilia della supersfida di domani al Franchi restano fedeli al personaggio.

Anzi, a vedere da vicino quello viola non pare neanche troppo emozionato, almeno per ora. Parla di una gara importante per la città, la tifoseria e la proprietà ma non fondamentale per la classifica «perché comunque siamo ancora all’inizio». E Montella glissa anche quando gli chiedono con quale arma si fermi la Juventus: «Un’idea ce l’avrei ma evito di dirla perché in questo calcio non si può più scherzare».

Ma è l’unica, piccola, concessione alla polemica assieme a una bacchettata a Rebic («così come Ilicic non sarà a disposizione, d’altra parte ha preferito giocare in Nazionale…»), di una mezzora di botta e risposta con i giornalisti assolutamente politically correct e con il sorriso sulle labbra.

Ecco alcuni esempi: «Quando si affronta la Juve bisogna preparare tante cose, per limitarli è davvero complicato perché il valore della squadra e dei singoli sono nette. Per vincere c’è bisogno di far bene in ogni zona del campo, di essere praticamente perfetti».

E poi ancora:“Vedo una Juve ancora affamata, che ha inserito grandi giocatori. Vidal in panchina? Non lo so, dico solo che per noi sarebbe meglio che non entrasse nemmeno. Tevez ad esempio è un giocatore di grandissimo temperamento, sia per doti fisiche che caratteriali».

Montella però sgombra anche il campo sullo stato di salute della sua squadra e di Pizarro. «Stiamo benissimo. Non mi preoccupa nulla della squadra. Contro la Lazio abbiamo fatto la miglior partita. Nel calcio sono importante le energie mentali, ma la squadra fisicamente e di testa sta bene. Marcelo ieri si è allenato regolarmente, magari ha saltato la partita con il Perù perché voleva giocare domani….»

Tradotto, sarà sicuramente in campo, con Borja Valero che potrebbe giocare qualche metro più avanti, non lontano da Giuseppe Rossi, che secondo il tecnico viola è tornato rinfrancato dalla parentesi azzurra: «Gli ha fatto molto bene andare in Nazionale, avrà entusiasmo da riversare in campo: si è allenato anche di più che stando qua».

Chiusura relativa al pubblico e alla gente di Firenze. «Quando incontro la gente per la strada in questi giorni, tutti si raccomandano per la partita con la Juve. E’ vero, è la prima volta di questa gara senza barriere ma il tifoso fiorentino ha dimostrato sempre grande civiltà, lo sfottò ci sta e fa parte del gioco: non serve fare appelli».


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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