Tripudio Fiorentina: mille tifosi ad aspettare la squadra
FIRENZE. Impossibile dire quanti fossero. Impossibile dire quanti lo potranno raccontare ai nipotini della festa che hanno voluto fare ai giocatori dopo la “Partita più pazza del mondo” che ha consentito alla Fiorentina di tornare a battere la Juventus dopo 15 anni.
Prima i tifosi hanno atteso per festeggiare Diego e Andrea Della Valle e quando il più giovane dei fratelli ha finito di parlare con i giornalisti si è mischiato ai sostenitori viola per saltellare insieme a loro al coro consueto, quello “Chi non salta è bianconero…”
Ma la gente non voleva tornare a casa neppure dopo queste scene di tripudio. In molti hanno deciso di attendere ancora. Di attendere i giocatori. Dopo i primi accenni di festeggiamento negli spogliatoi («il presidente abbiamo dovuto trattenerlo da quanto era euforico»), gli uomini di Montella hanno iniziato a lasciare l’impianto intorno alle 17,45.
E i tifosi hanno praticamente accompagnato con una sorta di processione le auto dei loro beniamini fino a che lo sbarramento delle forze dell’ordine ha arrestato l’onda viola, oggi anche più potente del solito. E gli odiati rivali bianconeri? In sala stampa Conte prima ha ribadito la correttezza e ironia del popolo viola.
Poi, mentre se ne andava, si è quasi sorpreso di come la gente fosse ancora fuori dello stadio a fare baldoria. Già, perché i sostenitori gigliati hanno atteso anche che il pullman bianconero lasciasse Firenze prima di tornare a casa. Consueti insulti, consueti sfottò ma nessun episodio grave nei confronti del torpedone che doveva riportare a casa Barzagli e compagni.
Insomma, oggi, Firenze ha vinto in campo e anche fuori dal campo perché oltre che per il risultato finale (4-2 e ritorno alla vittoria per la Fiorentina dopo 15 anni) passerà alla storia anche perché è stato il primo giocato senza barriere tra la tribuna e il campo. Senza che succedesse nulla di particolare agli juventini.