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Matteo Renzi scommette sull'Italia

Renzi: «Basta con la puzza sotto il naso, voglio vincere»

Renzi intervistato da Repubblica tv
Renzi intervistato da Repubblica tv

FIRENZE – Legge elettorale, prossime elezioni, la corsa alla segreteria del Pd, bipolarismo, legge di stabilità. E’ stato ancora un Matteo Renzi a 360 gradi quello che stamani ha raccolto l’invito di Repubblica Tv. I pensieri del sindaco di Firenze sono in questo momento rivolti alle primarie, alla sfida al partito che Renzi ha lanciato ormai da tempo.

«La storia del centro è una balla mediatica, in un sistema semplificato come quello auspicato dagli italiani non esiste. I partiti delle terze vie servono a far perdere gli altri» ha detto il primo cittadino del capoluogo toscano.

«A chi vota alle primarie dico che votano non per gli occhi di Renzi o Cuperlo, ma su due modelli di partito. Io voglio un partito che sia vincente e convincente, in grado di conquistare i voti di chi non lo ha mai votato. Se votano per me votano per sistema elettorale che avrà: 1) si sa chi ha vinto già la sera stessa e chi ha vinto diventa responsabile di cosa viene fatto e cosa non viene fatto; 2) alternanza secca, c’è la destra e la sinistra, basta dire che siamo tutti uguali, io sono diverso da Brunetta e Schifani».

Capitolo-legge elettorale. «Non esiste andare a votare con questo sistema elettorale – sottolinea Renzi- ne va della credibilità del Pd. Occorre bloccare il giochino di qualcuno che pensa di poter forzare sul proporzionale perché con il proporzionale o non c’è governo o per governare devi fare le larghe intese. Le larghe intese sono frutto di una legge elettorale che non dà maggioranze e non voglio che accada più, voglio che il Pd restituisca la speranza a un paese pieno di risorse, ma che oggi è privo di speranza. La gente non ne può più. Dare un meccanismo elettorale serio significa far tornare gli italiani a credere ai politici». La sua legge elettorale, se vincerà, sarà sicuramente di impianto bipolarista.

Rispondendo alle domande dei lettori di Repubblica, Renzi ha affrontato anche le vicende Telecom e Alitalia. «Lo Stato non deve salvare gli investimenti dei privati, deve pensare ai lavoratori –ha spiegato in riferimento alla crisi della compagnia aerea- Non mi interessa se il socio di Telecom è italiano, l’importante è che si faccia lo scorporo della rete».

Quindi il riferimento alla legge di Stabilità. «L’idea è buona e le cifre sono basse, ma non possiamo immaginare di fare il controcanto sempre. C’è il governo Letta e governi. Noi siamo impegnati a dare una mano. Le aziende orientate all’export stanno assumendo. E’ chi lavora solo nel mercato interno che è alla fame. O tu dai un po’ di soldi in busta paga ai lavoratori, come stanno facendo alcuni imprenditori illuminati come Del Vecchio o Della Valle, che ha dato 100 euro in più al mese, oppure…».

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