Lavoro, dall’inizio della crisi persi 1,2 milioni di posti di lavoro
FIRENZE – Sono 1,2 milioni i disoccupati in più rispetto al 2007, anno di inizio della crisi. Il documento sul piano Garanzia Giovani della struttura di missione presso il ministero del Lavoro parla di allarme per i giovani. In controtendenza la fascia dei 55-64enni. Intanto i nuovi incentivi per assunzioni di 18-29enni hanno coinvolto circa 12mila giovani e 5.300 datori di lavoro.
Tra il 2007 e il 2012 la quota di occupati si è contratta di quasi 2 punti percentuali e l’unica componente della popolazione che ha visto incrementato il relativo tasso di occupazione è stata quella dei 55-64enni, con un aumento di oltre 6 punti percentuali. La quota di forza lavoro disoccupata è cresciuta di 4,6 punti percentuali, che si traduce in 2 milioni e 744 mila persone in cerca di lavoro, vale a dire 1,2 milioni di disoccupati in più rispetto al 2007.
Aumentano i tempi di ricerca di lavoro praticamente per tutte le categorie della popolazione. Mentre rimangono più elevati della media i tassi di disoccupazione delle persone con bassi livelli di istruzione. I giovani sono sicuramente la fascia di età maggiormente colpita dalla crisi occupazionale in atto, con una situazione particolarmente grave nel Mezzogiorno dove il tasso di disoccupazione giovanile rasenta il 45% e quello di occupazione è bloccato al 13,2%.
Inoltre preoccupa il fenomeno dei giovani 15-24enni non impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo, i cosiddetti rassegnati, stimabili in 1,27 milioni pari al il 21% della popolazione.