Renzi, l’Italia consideri il territorio un asset economico

FIRENZE – «Considerare il territorio come un asset economico, oppure noi buttiamo via denari e la speranza che ci sia un futuro per i nostri figli». Lo ha detto il sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del Pd Matteo Renzi, intervenendo al consiglio comunale dedicato alla commemorazione del 47esimo anniversario dell’alluvione del ’66.

«Non si tratta di fare una polemica di parte. Lo dico da sindaco di una città che oggi ricorda il 4 novembre, l’alluvione di Firenze, che è la data anche dell’alluvione di Genova di due anni fa. In alcuni casi non è un problema economico, ma solo di burocrazia e di timbri. Oggi abbiamo un fabbisogno di 40 miliardi di euro per rimettere a posto il Paese -ha spiegato Renzi- non si possono tirare fuori tutti insieme 40 miliardi di euro: si tratta di un impegno che potrebbe essere scaglionato in 15 anni, con 3 miliardi di euro l’anno. I soldi messi in questo settore, sono soldi risparmiati domani, perché per ogni euro che noi spendiamo poi, quando c’è un evento calamitoso, sono dieci euro che spendiamo per rimettere a posto. Non si tratta di buttare via dei soldi ma di investirli».

«30 mln per sicurezza fiumi? Inaccettabile dalla legge di Stabilità, è poco meno che un’inezia mentre la Commissione ambiente chiede di arrivare almeno a 500 milioni -ha Renzi- Trenta milioni di euro sono la dimostrazione di un Paese che non sa guardare al futuro».

Le risorse per la messa in sicurezza dei fiumi si potrebbero trovare «partendo con il tagliare gli enti inutili, i posti dei politici delle Province, le indennità dei consiglieri Cnel. Investiamo oggi anziché piangere domani» ha poi scritto su facebook il sindaco.