La Fiorentina segna sempre. E tra poco torna Gomez…
FIRENZE. Montella gioca all’attacco, si sapeva. Quello che nessuno poteva immaginare era che i viola segnassero praticamente a ogni partita. Dall’inizio dell’anno i viola sono scesi in campo 15 volte per gare ufficiali e hanno sempre realizzato almeno un gol tranne in una circostanza: il 6 ottobre a Roma contro la Lazio quando finì 0-0.
Ieri sera in Romania hanno “rischiato” in realtà di inanellare un altro zero, ma le reti nel finale di Borja Valero e Matos hanno consentito alla squadra gigliata di aggiornare questo piccolo record. E dire che finora non ha praticamente contribuito il giocatore più atteso, la stella del mercato estivo, sua maestà Mario Gomez.
Della caterva di gol realizzati dai viola (22 in campionato, 10 in Europa League), il tedesco ne ha realizzati solo 2, quelli di Marassi a fine agosto prima dell’infortunio al ginocchio accusato contro il Cagliari. Il periodo ai box del tedesco sta comunque finalmente per terminare.
Nella gara contro l’Udinese del 24 novembre che segnerà il ritorno in campo della serie A dopo la sosta per la Nazionale, Gomez dovrebbe tornare a disposizione. Magari in panchina, ma pronto comunque a dare il proprio contributo, se necessario.
Ma cosa potrà accadere con SuperMario finalmente in campo? Chi si aspetta una squadra viola ancora più scatenata dalle parti dei portieri avversari non tiene conto che il calcio non è mai una scienza esatta, ma è evidente che il potenziale offensivo dei viola aumenterà ancor di più.
Anche se, con lui, Montella sarà probabilmente costretto a cambiare a modulo, tornando al al “vecchio” 3-5-2 o, in alcune gare, anche al 4-4-2 con una sorta di rombo a centrocampo. L’interrogativo di tutto l’ambiente viola, ovviamente, è sapere cosa potrà accadere quando sarà riformata la coppia dei sogni estivi Gomez-Rossi, ma è anche giusto non dimenticare Matos.
Ieri sera in Romania il giovane brasiliano si è preso i rimbrotti di Montella (per «alcuni atteggiamenti sbagliati»), che con lui usa il bastone e la carota da buon padre di famiglia. Ma, a meno di sorprese, domenica sera contro la Sampdoria sarà ancora titolare assieme a Pepito.
Già, perché se qualcuno l’avesse dimenticato, tra 48 ore è di nuovo campionato e al Franchi arriverà una squadra che, a differenza della Fiorentina, pensa solo a quest’impegno in pratica da domenica scorsa alla 17. Difficile staccare la spina anche solo per poche ore dopo aver perso in casa 3-4 con una matricola con il Sassuolo.
E poi Delio Rossi (sì, proprio l’uomo dei pugni in mondovisione a Adem Ljajic) a Firenze si gioca un’altra volta la panchina: chi lo conosce giura che in settimana ha letteralmente martellato i suoi giocatori, per altro “sensibilizzati” anche dalle ripetute contestazioni dei tifosi, visto che si trovano ai margini della zona retrocessione.
Per vincere questa partita e proseguire la rincorsa alla zona Champions, insomma, difficilmente basterà una Fiorentina in tono minore, come ha ammonito lo stesso Montella già in sala stampa nel dopo Pandurii. E oggi pomeriggio lo ha ribadito alla squadra, tornando a punzecchiare Matos.
Perché dopo questa gara forse del brasiliano ci sarà meno bisogno (ma guai a dimenticarlo completamente, perché si tratta comunque di un capitale immenso della società), ma per ora continua a servire come il pane e se si sbloccasse anche in campionato, il tecnico potrebbe anche ricominciare ad “accarezzarlo”, nelle sue dichiarazioni…