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Matteo Renzi su twitter dialoga con i propri followers

Renzi: «No al Porcellum, ok Letta anche senza Berlusconi»

Matteo Renzi su twitter dialoga con i propri followers
Matteo Renzi su twitter dialoga con i propri followers

FIRENZE – Matteo Renzi dice no al Porcellum. E’ uno dei tanti spunti emersi dallo scambio di messaggi su Twitter con i suoi followers. Assicura che prima delle primarie dell’8 dicembre presenterà una sua proposta di riforma elettorale.

«La nostra proposta di legge va sotto il nome ‘sindaco d’Italia’, una legge elettorale dove si sa chi ha vinto –ribadisce ancora una volta Renzi- Chi deve riformare il sistema di voto non si deve preoccupare di andare dal porcellum al superporcellum al porcellinum. La riforma elettorale deve essere una cosa seria, non una misera occasione per sfangare il giudizio della corte costituzionale».

Per il sindaco, se la Consulta deciderà di fatto per un sistema proporzionale «il Pd proporrà la sua legge elettorale e sono certo che ci siano i numeri in Parlamento per evitare il proporzionale. Perché il proporzionale significa la legittimazione permanente delle larghe intese».

Quindi l’affondo sui 5stelle: «Preferisco un partito che fa le primarie facendo scegliere ai cittadini, di quei partiti (Pdl o M5s) dove decide solo il capo. Se farò il segretario sarò coerente. Cambiare è fondamentale ed è l’unica chance che abbiamo, i politici trombati ce li hanno tutti, sono ovunque ma l’importante è avere idee chiare». Sulla possibilità di un dialogo con i 5 stelle, aggiunge: «Per dialogare bisogna essere in due. Se stanno sul tetto buttano l’occasione di cambiare l’Italia».

Il Governo Letta regge anche senza Berlusconi. Il sindaco di Firenze, poi, spiega che il sostegno al governo Letta niente ha a che vedere con l’eventualità di una scissione nel Pdl: «Il governo Letta non è che lo sosteniamo a seconda di chi c’è di là. Il governo deve fare alcune cose: lavoro, riforme istituzionali e se riesce, abolire il bicameralismo paritario. La vita del governo è indipendente dalla scissione o meno di Berlusconi».

Se diventerà segretario, Renzi continuerà a fare il sindaco. Perché gli piace a stare «in mezzo alla gente a inaugurare asili e case popolari. Io non voglio diventare uno che dalla mattina alla sera sta a fare le riunioni a Roma».

Conti del Pd online. Un’altra proposta è quella di rendere trasparenti i conti del partito: «Se mi eleggono, metterò il bilancio on line e così si saprà che fine hanno fatto i milioni delle primarie della volta scorsa».

Sul tema lavoro è chiaro: «I sindacati devono cambiare se vogliono sopravvivere». Secondo lui la crisi di rappresentanza si spiega con il fatto che «il 54% degli iscritti sono pensionati. Renzi contro i pensionati? No, ma c’è un problema di lavoratori. Poi, perché sono tre? A me piace l’idea di un sindacato modello tedesco, che magari compartecipa alle aziende. Ma da segretario direi: autonomia, chi fa il segretario del Pd non è la cinghia di trasmissione del sindacato».


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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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