Mps, la perdita dei primi 9 mesi cala a 518 milioni di euro

SIENA – La perdita di Mps nei primi nove mesi si riduce a 518,3 milioni di euro contro il rosso record di circa 1,5 miliardi dello scorso anno. Sui nove mesi pesano soprattutto gli oneri legati ai Monti bond per 238 milioni.

«C’è fiducia che la banca abbia ormai da diversi mesi imboccato un percorso di riequilibrio finanziario e di recupero di una redditività sostenibile». Lo ha detto l’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, aprendo la conference call con gli analisti. «Questo trimestre è stato importante -ha annunciato- non solo per la gestione ordinaria ma anche perché è stato finalizzato il piano di ristrutturazione inviato all’Ue. Inoltre, questa trimestrale nelle sue linee guida conferma le linee del piano».

Completata la chiusura di 400 filiali e l’uscita di 2.700 dipendenti. I dati emergono dal rendiconto dei primi nove mesi dell’anno. «Abbiamo concluso la chiusura delle filiali -ha detto Viola- con due anni di anticipo, è un risultato importante con profili molto buoni per il tasso di retemption, con un marginale effetto negativo sia sul lato delle masse che dei clienti». C’è anche la prospettiva dell’uscita di altre 1.100 unità con la cessione del back office. «L’obiettivo posto dalla Commissione europea -ha sottolineatoViola- è quello di una riduzione da qua al 2017 di 8 mila unità, quando avremo completato la partita del back office saremo circa a metà».

Per quanto riguarda il taglio dei costi, gli oneri operativi hanno avuto una riduzione anno su anno di -11.4%, con spese del personale in calo del 10.7% e altre spese amministrative in diminuzione del 11,1%.