Processo a Firenze per falsi quadri Modì
FIRENZE – Avrebbero tentato di vendere falsi quadri Modigliani ad una società del Liechtenstein, con referenti in Svizzera. Ma per quelle croste è cominciato un processo davanti al tribunale di Firenze contro tre presunti ricettatori, abitanti nel capoluogo toscano. Il processo scaturisce da un’indagine del Nucleo dei carabinieri per la tutela del patrimonio artistico e i fatti risalgono a un periodo tra il 2008 e il 2010.
All’epoca i carabinieri svolsero accertamenti per approfondire la richiesta anomala, pervenuta all’ufficio vincoli della Soprintendenza di Firenze, di spostare la stessa opera di Modigliani. Richiesta fatta da parte di due persone oggi fra gli imputati. Nel tempo emerse che l’opera che si voleva spostare era un quadro all’epoca certificato come autentico, ma che poi venne dichiarato non originale. Tuttavia, utilizzando il documento che ne provava l’autenticità, i tre accusati avrebbero tentato di vendere due copie false, con lo stesso soggetto «Nudo di donna sdraiato a braccia aperte» di cui erano in possesso. Una tela, accertarono i carabinieri, fu esportata clandestinamente in Svizzera per la trattativa con l’ente del Liechtenstein, cui fu proposta a 1,5 mln di euro, minor prezzo rispetto al valore reale di 8 mln. La crosta venne sequestrata dalla polizia svizzera su richiesta delle autorità italiane come prova del reato. L’altra crosta era in casa di uno degli indagati ed è stata anche questa sequestrata.