Ucciso a colpi di pietra, omicidio aggravato dalla crudeltà
AREZZO – Omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. E’ l’ipotesi di reato formulata a carico del trentenne romeno Paul Andrei Cocian e della 45enne Maria Marziliano per l’uccisione di Massimo Bosco, 44 anni, calabrese di origine nato in Germania. I due hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere dunque saranno sentiti solo durante l’udienza di convalida dinanzi al gip.
Il romeno, che si trova sotto choc e dice di non ricordare nulla, è rinchiuso nel carcere di Arezzo mentre Maria Marziliano, che si è autoaccusata, si trova nel carcere fiorentino di Sollicciano. L’ipotesi principale resta quella del delitto scatenato da un alterco su chi dovesse dormire nella tenda allestita nel piazzale di una palazzina dismessa del Parco Pionta di Arezzo.
Nelle prossime ore è prevista l’autopsia sul corpo di Bosco che sarà effettuata dall’istituto di medicina legale di Siena, finalizzata a chiarire meglio la dinamica dell’omicidio.