Concordia, Schettino chiese: «Allora andiamo a fondo?»
GROSSETO – «E allora stiamo andando a fondo praticamente? Non l’ho capito. Sì, sta l’acqua fino all’officina». Sei minuti dopo l’urto il comandante della Concordia Francesco Schettino seppe che la nave era persa. E’ quanto emerge da una conversazione delle 21.51 fatta sentire per la prima volta al processo di Grosseto. Schettino chiedeva della situazione al direttore di macchina Giuseppe Pilon, oggi teste in aula, che gli risponde.
Nella conversazione, con telefoni interni della nave, delle 21.51 Schettino aveva iniziato a domandare a Pilon: «Ma almeno un motore si può accendere?». E il direttore di macchina: «Stiamo andando giù a vedere, non possiamo entrare in macchina, è arrivata l’acqua fino all’officina». Quindi Schettino: «E allora stiamo andando a fondo praticamente». Pilon risponde: «Sì, sta l’acqua fino all’officina».
Nella stessa testimonianza il pm Leopizzi ha fatto ascoltare altre conversazioni dalla scatola nera della nave. La prima, tra plancia di comando e sala macchine -ai ponti inferiori venne subito compresa la gravità dell’incidente- fu alle 21.49. Schettino chiese a Pilon: «Ci sta rientrata l’acqua?». Pilon: «Hai voglia, lato dritto sto scendendo. C’è acqua, non si può scendere. Ti metto in moto le pompe d’emergenza». Ancora Schettino: «Allora dobbiamo dare fondo all’ancora». Due minuti dopo Schettino diventa consapevole dell’affondamento.
Poi una terza conversazione fatta sentire sempre durante la testimonianza di Pilon. E’ delle 22.10. Schettino: «Direttore su che corrente siamo?». «Abbiamo agganciato il diesel d’emergenza» rispose Pilon. «Ma abbiamo almeno un locale di generatori diesel disponibile?». E il direttore di macchina: «E’ tutto allagato è partita, nella preparation l’acqua usciva dalla parte superiore della porta stagna». Schettino: «E allora dove abbiamo toccato? Vedo che il vento ci sta spingendo fuori qua. Voglio sapere: se abbiamo i motori 4, 5 e 6». «Comandante non ce li abbiamo» risponde Pilon con voce desolata, finché il direttore di macchina alle insistenti richieste di Schettino sbotta dicendo: «Qui comandante è tutto perso».