Rossi, alla Sinistra servono più furore e passione
FIRENZE – «Più furore e meno cautele. Più passione e meno freddo intelletto nell’interpretare il disagio sociale e nel governarlo. E’ ciò che serve alla sinistra per riconciliarsi con il suo popolo». Lo scrive il governatore della Toscana Enrico Rossi in un post sul suo profilo facebook, precisando di aver rivisto il film di John Ford e letto il libro «Furore» di John Steinbeck nella traduzione nuova senza le censure fatte dal fascismo e poi rimaste nelle edizioni italiane. Tra i tagli che più colpiscono Rossi c’è anche il discorso di Tom Joad alla madre, «che invece abbiamo ascoltato, ma solo parzialmente e pure edulcorato, nel film e soprattutto in forma integrale nella bellissima canzone ‘The gost of Tom Joad’ di Bruce Springsteen, scritta nel 1995 nel pieno trionfo della globalizzazione liberista. La crisi non era ancora scoppiata e la sinistra coltivava l’illusione che le contraddizioni del capitalismo si potevano mitigare con le blande politiche riformiste di Clinton, dell’Ulivo mondiale e con il socialismo all’acqua di rose di Tony Blair. Ecco le parole censurate che stanno alla base della canzone di Springsteen e che sono di forte denuncia sociale oltre che un invito esplicito alla ribellione e alla lotta per la dignità e i diritti dell’uomo».
Il libro di Steinbeck è in sintonia con l’ideologia del new deal roosveltiano, ma l’inferno sociale che descrive, annota Rossi, sembra ripresentarsi nuovamente, come la necessità della solidarietà e della speranza per costruire un nuovo corso economico e sociale.
PAOLO
Se gli occorre più “furore” provi a chiamare il fantasma di Bruce Lee (“dalla Cina con furore”). Lui sì che se ne intendeva!
A quanto si può capire dalle elucubrazioni del sig. Rossi, è un convinto avversario del liberismo: certo con il comunismo si starebbe molto meglio (tipico esempio dei tempi passati: confrontiamo la Germania Ovest e la Repubblica Democratica Tedesca, da cui il popolo cercava di fuggire, sotto i colpi dei Vopos)