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Quasi la metà dei decessi infantili sono attribuibili alla malnutrizione.

Giornata infanzia, Unicef: in 20 anni salvati 90 milioni di bambini

Quasi la metà dei decessi infantili sono attribuibili alla malnutrizione.
Quasi la metà dei decessi infantili sono attribuibili alla malnutrizione.

FIRENZE – Metà dei morti di oltre vent’anni fa ma ancora oggi 6,6 milioni di bambini con meno di 5 anni continuano a morire ogni anno per cause prevenibili. Nel ‘90 erano 12,6 milioni. In questo arco di tempo sono stati salvati per interventi e programmi sul campo 90 milioni di bambini. Il bilancio globale di decessi sotto i cinque negli ultimi due decenni, sottolinea l’Unicef alla vigilia della Giornata internazionale dell’infanzia, è impressionante: 216 milioni di bambini sono morti prima dei 5 anni tra il 1990 e il 2012, più della popolazione totale del Brasile, il quinto paese più popoloso del mondo.

La riduzione annua della mortalità si è accelerata: dall’1,2% (1990-1995), al 2,3% (1995-2000), al 3,7% (2000-2005), al 3,9% (2005 – 2012). La maggior parte dei bambini salvati vivono in Asia meridionale (38%) e Africa subsahariana (30%). Dei 61 paesi ad alta mortalità, con almeno 40 decessi ogni 1.000 nati vivi nel 2012, 25 sono riusciti almeno a dimezzare i loro tassi di mortalità sotto i cinque anni tra il 1990 e il 2012, tra cui 7 (Bangladesh, Etiopia, Liberia, Malawi, Nepal, Repubblica Unita di Tanzania e Timor Est).

Le principali cause di mortalità nei bambini sotto i cinque anni sono polmonite (17%); complicazioni per nascite premature (15%); complicazioni da parto (10%); diarrea (9%) e malaria (7%). Quasi la metà dei decessi infantili sono attribuibili alla malnutrizione.

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