Calcio a 5, a Firenze sfida al vertice con incasso per la Sardegna
FIRENZE. Arriva una squadra sarda (il Sinnai) domenica al PalaIsolotto e considerando il dramma vissuto dalla Sardegna con l’alluvione degli scorsi giorni, i dirigenti della squadra fiorentina hanno deciso di devolvere interamente in beneficenza alle popolazioni colpite dalla calamità naturale.
Ma il motivo di spendere la domenica pomeriggio (si gioca alle 16) al PalaIsolotto per gli appassionati può essere anche puramente tecnico. Si sfideranno infatti di fronte le due squadre in testa al campionato di serie A: l’Isolotto comanda con 22 punti ed è ancora imbattuta (sette vittorie e un pari) menre le sarde del Sinnai, lo scorso anno vincitrici della Coppa Italia, inseguono staccate di un solo punto, per via di sette vittorie e una sconfitta, maturata però in condizioni di emergenza di organico.
E’ una squadra fortissima quella sarda, di matrice portoghese, nonostante non ci sia più la fuoriclasse brasiliana Lucilei. In rosa sono diverse le giocatrici di spessore con Sofia Cristina Rodriguez Vieira miglior realizzatrice del team con 9 reti, al pari della brasiliana dell’Isolotto Milena Gasparini Ribeiro, una delle tre ex tra le gigliate.
Chiaro che si tratti di un match molto sentito, anche se in settimana le ragazze ora a Firenze con un passato al Sinnai hanno provato a minimizzare l’amarcord puntando tutto sull’importanza della sfida. «La classifica – sintetizza il pensiero dell’ambiente Isolotto il tecnico Maurizio Colella –, non mi interssa: la gara ci deve servire per capire a che punto siamo, quanto gap abbiamo ridotto rispetto allo scorso anno nei loro confronti, perché resto convinto che siamo la squadra potenzialmente più forte del girone anche se il lavoro da fare è ancora molto».
Anche se lui non ne fa cenno, per il tecnico Colella resta però il rammarico di non poter schierare la forte spagnola di Leticia Martìn, che si è vista sventolare il cartellino rosso domenica al termine della partita vinta a Falconara, ed è stata squalificata con la motivazione di «comportamento offensivo e minaccioso nei confronti di un’avversaria».