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La messa per la Virgo Fidelis è stata officiata dal vescovo Giuseppe Sciacca

I Carabinieri celebrano la patrona «Virgo Fidelis»

La messa per la Virgo Fidelis è stata officiata dal vescovo Giuseppe Sciacca
La messa per la Virgo Fidelis è stata officiata dal vescovo Giuseppe Sciacca

FIRENZE – Celebrata anche a Firenze la «Virgo Fidelis», patrona dell’Arma dei Carabinieri. Come ormai tradizione una funzione religiosa si è svolta ieri mattina 21 novembre nella basilica di Santa Maria Novella, cui è attigua la caserma Mameli, sede della Scuola Marescialli dell’Arma.

Un momento di incontro tra militari in servizio ed in congedo, rappresentanze dell’Associazione Nazionale Carabinieri e familiari nel ricordo dei Caduti, delle vedove e degli orfani. Presenti le massime autorità cittadine, guidate dal prefetto Luigi Varratta, accolte dal generale Aldo Visone comandante della Scuola Marescialli e dal generale Alberto Mosca, comandante della Legione Carabinieri Toscana.

La messa è stata concelebrata dal vescovo Giuseppe Sciacca, segretario aggiunto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, con monsignor Michele Pes, capo servizio per la Toscana dei cappellani militari e monsignor Giancarlo Corti della curia fiorentina, in rappresentanza del cardinale Giuseppe Betori. Particolarmente suggestive le esecuzioni musicali della Fanfara e del Coro della Scuola Marescialli.

Nella sua omelia monsignor Sciacca ha sottolineato l’importanza di celebrare la «Virgo fidelis» come simbolo della fedeltà a Dio, alla famiglia, alla patria: valori propri di ciascun militare, come quello della lealtà alla parola data al momento di indossare una divisa.

Nel corso della cerimonia è stata anche ricordata la figura del generale Gianfranco Antonini, scomparso mercoledì mattina 20 novembre vinto da una malattia incurabile affrontata con forza e serenità, come ha ricordato don Massimo Ammazzini, cappellano della Scuola Marescialli. Figura molto nota a Firenze, dove aveva prestato a lungo servizio, prima al comando provinciale di Borgognissanti e poi alla Scuola Marescialli, il generale Antonini era andato in pensione solo da qualche anno.

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