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Domani Udinese-Fiorentina, ma ancora senza Mario Gomez

Vincenzo Montella si è anche un po' innervosito parlando del rientro di Gomez
Vincenzo Montella si è anche un po’ innervosito parlando del rientro di Gomez

FIRENZE. La notizia del giorno è sicuramente la mancata partenza per Udine di Mario Gomez, che resta a Firenze ad allenarsi. Il club viola ha comunicato che il tedesco «proseguirà il programma di lavoro differenziato al fine del completo recupero della condizione atletica e conseguente reinserimento nel gruppo». La notizia era già nell’aria dalla mattinata, visto che Gomez non aveva partecipato alla rifinitura.

Si tratta ovviamente anche di uno dei temi centrali della conferenza stampa di Montella. «Il giocatore – osserva il tecnico – ancora non si allena nella squadra, non so come sta. Non posso fare tabelle finché non lo vedrò: per farlo entrare in forma tra l’altro ci vorrà un po’ di tempo vista la sua stazza. Dipende da come risponderà a diverse sollecitazioni. Comunque è guarito, l’importante è questo».

Poi Montella passa ad analizzare la gara di domani che segnerà la ripresa del campionato dopo la sosta. «E’ una partita insidiosa perché l’Udinese è molto valida ed ha tanta rabbia, colpiscono anche solo con due passaggi in verticale. E poi hanno Di Natale che gioca sempre sul filo del fuorigioco e in verticale ed è pericolosissimo. Direi che è immarcabile, quindi sarà fondamentale fermare chi lo serve. Comunque l’Udinese può segnare anche difendendosi e poi colpendo al momento giusto, noi però stiamo diventano finalmente un po’ più cinici in attacco, magari dovremo diventarlo anche in difesa».

Tra l’altro domani al Friuli ci sarà un direttore di gara un po’… particolare. «E’ vero, ci saràTagliavento, che ha riconosciuto l’errore sull’espulsione di Tomovic in Fiorentina-Milan dello scorso anno, ora – auspica Montella – mi auguro che andremo anche a cena, sarebbe una cosa davvero divertente».

Infine, alcune osservazioni sui singoli. «Del rendimento di Neto siamo molto contenti, ha risposto con grandi personalità alle problematiche iniziali. Ambrosini sta bene, altrimenti non l’avrei convocato. Per quanto riguarda Bakic, invece, fisicamente ha recuperato: ho deciso di non portarlo in Friuli per l’abbondanza che abbiamo in panchina».

Già, perché per la prima volta in tutta la stagione, l’allenatore viola ha a disposizione tutti gli effettivi, tranne uno. Peccato che si tratti della punta di diamante della campagna aquisti estiva, fuori ormai dal 15 settembre. E, a giudicare dagli ultimi avvenimenti, ancora non così vicino al sospirato rientro.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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