Fiorentina, per Mario Gomez nuova visita di controllo in Germania

FIRENZE. Una vicenda che sembra non finire più. Prima dato per clinicamente guarito dalla società, poi messo in stand by da Montella («non si è mai allenato con noi, come faccio a dire quando rientra»), al comunicato di oggi che annuncia un’altra visita di controllo in Germania.

Il ritorno in campo di Mario Gomez diventa prima un giallo, ma poi dai soliti beninformati arrivano rassicurazioni che dietro il viaggio in terra teutonica del panzer per una visita di controllo dal professor Muller Wohlfahrt non porta con sè nessun particolare inghippo.

Come dice la stessa parola, si tratta infatti solo di un nuovo consulto per avere un’altra certezza che l’incubo è finito. Sul dottore da cui si farà visitare Gomez, evidentemente un medico di sua assoluta fiducia, circolano tante voci, anche quella che curi con metodi un po’ alternativi.

Discorsi che lasciano comunque il tempo che trovano. Importante è che il tedesco torni a Firenze con un altro certificato di guarigione, di modo da potersi finalmente mettere a disposizione di Montella anche per la partita di lunedì prossimo contro il Verona.

A questo punto appare infatti quasi scontato che Gomez non parta neppure per il Portogallo, dove i viola giovedì saranno impegnati in Europa League. Si tratterà infatti di un match che non avrà importanza ai fini del risultato. Poteva essere l’occasione buona per fargli riprendere confidenza con il ritmo partita, ma a questo punto due viaggi a così breve distanza per il centravanti ex Bayern non paiono proprio probabili.

Di sicuro, la squadra comincia ad avere un grande bisogno di quello che doveva essere il suo bomber: l’infausta prestazione d ieri a Udine ha palesato che coloro che fin qui hanno maggiormente tirato la carretta – tra essi anche Rossi che per larghi tratti con i suoi gol è riuscito quasi a far passare in secondo piano l’assenza di Gomez – hanno bisogno di rifiatare. Forze fresche sarebbero quindi quanto mai auspicabili e una carta da giocare come Super Mario, non ce l’ha proprio nessuno nel mazzo.