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Amanda Knox ricorre a Strasburgo

Amanda Knox, ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo

Amanda Knox ricorre a Strasburgo
Amanda Knox ricorre a Strasburgo

FIRENZE – I legali di Amanda Knox hanno presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro la condanna per diffamazione, relativa alle accuse rivolte a Patrick Lumumba. La Knox lo aveva indicato come autore del delitto di Meredith Kercker.

Il sostituto procuratore generale di Firenze Alessandro Crini ha chiesto, nell’appello bis che si tiene a Firenze, quattro anni di reclusione (invece dei tre fin qui stabiliti) per questa motivazione, oltre ai 26 anni che il magistrato ha chiesto per l’omicidio della Kercher, che sarebbe stato attuato assieme a Raffaele Sollecito (di 26 anni anche per lui, la richiesta) e Rudy Guede, che ha patteggiato una condanna di 16 anni.

Il ricorso della Knox è stato presentato il 25 novembre. La giovane americana è convinta che le dichiarazioni contro Lumumba fossero state «ottenute con coercizione, durante un lunghissimo interrogatorio da parte della polizia di Perugia».

«L’interrogatorio -sostiene Knox- fu tenuto in una lingua che ero in grado di comprendere a stento, in assenza di un avvocato, e senza che la polizia mi avesse comunicato di essere sospettata dell’omicidio di Meredith». Tutto ciò, secondo i legali di Amanda, rappresenta «una violazione dei diritti umani».

A fare il nome di Lumumba, secondo quanto ricostruisce Knox, fu proprio la polizia, che notò degli sms sul suo cellulare.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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