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La crisi sembra mordere di meno nella provincia di Firenze

Crisi, morde meno nella piana fiorentina

La crisi sembra mordere di meno nella provincia di Firenze
La crisi sembra mordere di meno nella provincia di Firenze

FIRENZE – La crisi sembra mordere di meno nella provincia di Firenze. È quanto emerge dallo studio di Confartigianato che, incrociando i dati forniti dalla locale Camera di Commercio, ha confrontato lo stato dell’economia della Piana fiorentina con quello dell’intera provincia.

Se sull’intero territorio provinciale, da settembre 2012 a settembre 2013, le imprese attive sono diminuite dello 0,4%, nella Piana sono aumentate dello 0,7%. Idem per l’artigianato che, nella Piana, è cresciuto dello 0,1%, mentre sull’intera provincia è diminuito dell’1,3%.

Nella Piana crescono il manifatturiero (+2,5%), il commercio (+1%) ed anche un comparto che in tutta Italia sta pagando un tributo alto alla crisi, la ristorazione, che aumenta dell’1,3%. A perdere le costruzioni, diminuite del 2,5%.

«Indici positivi rispetto alla desolazione del resto del quadro, ma che vanno interpretati con estrema cautela –commenta Paolo Gori, presidente di Confartigianato Piana Fiorentina– A crescere sono le imprese individuali (+1,6%), con le società di capitali che invece rimangono essenzialmente stabili (+0,3%) e le società di persone che diminuiscono (-1,6%). Considerando l’incremento della disoccupazione sul territorio, è assai ragionevole supporre che la crescita delle individuali sia dovuta all’autoimpiego, ad ex dipendenti che, senza più lavoro, hanno deciso di mettersi in proprio. Si tratta di imprese fragili, ad alta probabilità di cessazione in breve tempo».

Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio sono i soli due comuni che presentano indici positivi sia sul totale dei comparti, che per l’artigianato, crescendo rispettivamente del 1,6% e dell’1,7% (Sesto) e dell’1% dello 0,7% (Campi). Lo sviluppo di Sesto Fiorentino appare, però, a tempo determinato: diminuiscono le società di capitale e quelle di persone. Ad aumentare le sole imprese individuali (+3,5%) basate, in larga misura, sull’autoimpiego.

Calenzano e Signa tengono sul totale d’imprese (stabile la prima, +0,3% per la seconda), ma perdono sull’artigianato (-1,1% e -1,6%).

Doppio segno negativo, invece, per Lastra a Signa che perde l’1,2% delle imprese e l’1,1% dell’artigianato.

Le imprese della Piana fiorentina costituiscono il 14,5% delle imprese esistenti sul territorio provinciale. 8.049 sono imprese individuali, 2.588 società di persone e 2.668 società di capitale.

Il comparto artigiano della Piana rappresenta invece il 17,8% dell’artigianato fiorentino. 4.204 sono le imprese individuali, 944 le società di persone e 277 le società di capitale: un comparto poco strutturato, ma più solido rispetto al globale dell’artigianato della provincia (5,1% di società di capitale vs. il 4,7%).

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