Ragazza morta ad Orbetello, la Asl: «Pregiudizi inspiegabili»
GROSSETO – Asl 9 di Grosseto sul piede di guerra per aver appreso dal quotidiano Il Messaggero «la notizia delle conclusioni cui sarebbero giunti i cosiddetti ispettori ministeriali in merito al caso di Valentina Col, la ragazza di 17 anni deceduta il 25 agosto all’ospedale di Orbetello per una embolia polmonare massiva (la cui prevedibilità è tutta da verificare ed è al vaglio, sin dai primi momenti, da parte della magistratura). La notizia è stata riportata anche dal TG2 e dal TG5».
Secondo quanto riportato dal Messaggero Valentina «poteva essere salvata e la relazione del Ministero della Salute inchioda i medici». Il rapporto degli esperti ministeriali è stato acquisito dal pm Laura D’Amelio ed i cosiddetti ispettori solleverebbero «interrogativi sulla competenza degli operatori dell’ospedale in merito alla presa in carico di pazienti giovani».
«Non desideriamo entrare nel merito delle considerazioni che sarebbero riportate nella relazione ministeriale per molte buone ragioni, la prima delle quali è rappresentata, semplicemente, dal fatto che la stessa, inspiegabilmente, non è stata inviata all’azienda e, a quanto ci consta, nemmeno agli organismi competenti della Regione Toscana –spiega l’Asl 9- Ci limitiamo a constatare, con sconcerto, come la relazione dei cosiddetti ispettori ministeriali, invece, sembrerebbe essere già a conoscenza della famiglia Col oltre che dei mezzi di informazione».
«L’Azienda Asl 9 di Grosseto si riserva di verificare i contenuti della relazione che, se quanto riportato dalla stampa fosse confermato nel testo originale, sembrerebbe essere connotata da pregiudizi inspiegabili e valutazioni soggettive che dovranno essere chiariti puntualmente in tutte le sedi. L’Azienda si interroga anche sul reale ruolo e mandato, in questo come in altri casi, dei cosiddetti ispettori ministeriali che, evidentemente, si trovano a relazionare in assenza di contraddittorio non fornendo le proprie conclusioni finanche a chi è stato oggetto di verifica dando ampia prova di collaborazione, disponibilità e trasparenza. Per tale ragione l’Azienda Asl 9, nel ribadire la più ampia fiducia nella magistratura, è convinta che i professionisti che saranno eventualmente chiamati a rispondere potranno dimostrare la coerenza del percorso assistenziale».