False residenze ai cinesi, blitz della Guardia di Finanza a Prato
PRATO – Le Fiamme Gialle stanno eseguendo 11 arresti nei confronti di appartenenti ad un’associazione a delinquere composta da italiani e cinesi che a Prato favoriva il rilascio di falsi certificati di residenza ad immigrati cinesi. 300 le perquisizioni in atto.
L’associazione, attraverso la complicità di un funzionario del Comune di Prato addetto alle residenze, otteneva illecitamente le iscrizioni all’anagrafe di cinesi che erano entrati in Italia illegalmente. Almeno in 300 hanno così ottenuto i documenti.
I cinesi avrebbero pagato una tangente tra i 600 e i 1.500 euro a persona. I soldi sarebbero finiti ad alcuni loro connazionali che, dopo aver requisito i passaporti agli immigrati, giravano parte del compenso ai loro soci italiani.
In otto mesi l’organizzazione avrebbe guadagnato tra i 180mila e i 450mila euro.
Un blitz scattato dopo il tragico incendio alla fabbrica del Macrolotto dove domenica hanno perso la vita 7 operai cinesi. La maggior parte delle vittime è risultata irregolare, 4 gli indagati nell’inchiesta della Procura per disastro e omicidio colposo plurimo.