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Siena, denunciati per truffa 5 broker assicurativi

La polizia ha denunciato 5 truffatori a Chiusi
La polizia ha denunciato 5 truffatori a Chiusi

SIENA. Il danno erariale che hanno procurato allo Stato e alle Agenzie per le tasse non versate e per il mancato pagamento della quota, prevista nei contratti assicurativi, per il servizio sanitario nazionale, ammonta a diverse migliaia di euro. Per questo 5 consulenti assicurativi, di età compresa tra i 24 e i 53 anni, sono finiti nei guai.

Due di loro sono residenti in Valdichiana, gli altri in Campania. Sono stati tutti denunciati per truffa e falsità materiale. Le indagini della Polizia sono scattate a luglio in seguito ad una segnalazione effettuata proprio dal personale di una agenzia assicurativa di Chiusi, che si è rivolto al locale Commissariato.

Segnatamente, era stato fatto presente alla forze dell’ordine che un broker si era presentato presso i loro uffici per il preventivo di un contratto assicurativo, esibendo la sola fotocopia di un documento di identità, poi risultato palesemente falso, intestato al presunto contraente.

Quanno la Polizia è venuta a conoscenza che per richiedere il preventivo di una polizza per i veicoli, ad esempio per un ciclomotore, il consulente mostrava sempre la fotocopia di una carta di identità, presumibilmente rilasciata dal Comune di Chiusi e intestata ad un uomo, nato a Napoli ma residente nella cittadina etrusca, ha nutrito seri dubbi sull’autenticità del documento, dando così il via alle indagini, ancora in corso.

Dopo gli accertamenti è stata accertata la falsitaà della fotocopia esibita, riconducibile ad un documento mai rilasciato dal Comune di Chiusi. Indagini più approfondite hanno, poi, consentito di accertare che, in realtà, l’intestatario della carta di identità falsa esisteva veramente, ma era residente a Napoli e non a Chiusi.

Il giro truffaldino di consulenze assicurative che avevano messo su riguarda addirittura 133 contratti intestati a persone di origine partenopea, falsamente residenti in Toscana e in altre regioni e città d’Italia, tutti stipulati per mezzo di fotocopie di documenti contraffatti.

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