Autobus, sciopero «selvaggio» anche a Pisa e Livorno
PISA – Caos un po’ in tutta la Toscana per lo sciopero degli autisti.Anche stamattina bus fermi a Pisa per l’agitazione a oltranza dei dipendenti del Ctt Nord che già ieri avevano bloccato il servizio improvvisamente intorno alle 10. Ed è fermo il trasporto pubblico anche a Livorno, dove il servizio è svolto dalla stessa azienda.
CAOS A PISA. In prefettura a Pisa è andato in scena un incontro tra il prefetto Francesco Tagliente, che ha già segnalato l’accaduto alla procura e alla commissione di garanzia, e i vertici di Cgil, Cisl e Uil.«In Toscana –scrivono i Cobas in una nota in cui si dà conto di un presidio fuori dal deposito di Ospedaletto per impedire l’eventuale uscita dei mezzi pubblici– la nascita della società Ctt (che comprende la Cpt di Pisa, la Clap di Lucca e l’Atl di Livorno) sta rappresentando, con la cancellazione degli accordi integrativi, un attacco senza precedenti al salario, con le buste paga dei dipendenti di Pisa e Livorno taglieggiate di 250-300 euro al mese».
LA NOTA DEI COBAS. «La scelta degli scioperi a oltranza e fuori dalle norme previste dalla legge – prosegue il documento – è l’unica risposta possibile visto che l’astensione dal lavoro regolamentata è ormai diventata un’arma spuntata, a esclusivo vantaggio delle imprese, le quali in questo modo possono imperversare sui diritti dei cittadini e dei lavoratori, nella certezza di non doverne pagare lo scotto».
E A LIVORNO CIRCOLANO SOLO 7 AUTOBUS.A Livorno le cose non vanno meglio. I lavoratori hanno occupato il deposito e sono usciti solo sette autobus su oltre cento che avrebbero dovuto uscire dai depositi di Livorno, Cecina, Rosignano, Collesalvetti, Castelnuovo e Portoferraio.
TANTISSIMI DISAGI PER I CITTADINI. Nel luogo in cui ha sede il deposito principale dell’area Livornese è intervenuta la Digos: al termine di un breve confronto è stato permesso a sette autisti di prendere servizio mentre la stragrande maggioranza dei colleghi è rimasto dentro i capannoni. I pochi autobus che circolano sono soprattutto minibus per disabili e per lo scuolabus, ma si contano sulle dita di una mano i bus che hanno fatto servizio di linea. Forti i disagi per la cittadinanza, in particolare, vista l’ora per gli studenti e per i pendolari diretti alla stazione ferroviaria.