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La tradizione dell'abete natalizio addobbato nelle case

Natale, Coldiretti: albero vero per 4,5 milioni di famiglie

La tradizione dell'abete natalizio addobbato nelle case
La tradizione dell’abete natalizio addobbato nelle case

FIRENZE – Sono oltre 4,5 milioni le famiglie italiane a caccia dell’albero di Natale vero, il classico abete, che sarà addobbato nelle case o nei giardini a partire proprio dal week end dell’Immacolata. Lo stima Coldiretti nel sottolineare però che la maggioranza degli italiani è costretta a recuperare dalla cantina il vecchio albero sintetico.

La crisi taglia gli acquisti del 10%, ma si preferiscono anche abeti più piccoli che non superano i 160 centimetri e sono venduti con tanto di radici e pane di terra a prezzi stabili rispetto allo scorso anno e variabili tra i 15 ed 50 euro nei vivai, nella grande distribuzione, presso i fiorai e nei garden. Per chi non si accontentasse e preferisse tagli di pianta superiori, sino a due metri il prezzo sale sino agli 85-90 euro.

L’acquisto di un abete vero, a differenza di quanto spesso si crede, è molto più ecologica rispetto agli alberi finti di plastica che, precisa la Coldiretti, arrivano molto spesso dalla Cina e non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione e il trasporto, ma impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente. L’acquisto di un albero Made in Italy aiuta dunque l’ambiente e l’economia nazionale anche se si registrano notevoli importazioni dai Paesi dell’Est europeo che stanno fortemente incrementando le esportazioni di prodotti di bassa qualità che raggiungono il nostro paese attraverso il trasporto con mezzi inquinanti per essere venduti dai centri della grande distribuzione che spesso spingono anche verso l’abete di plastica.

Gli abeti utilizzati come ornamento natalizio derivano per circa il 90% da coltivazioni vivaistiche che occupano stagionalmente oltre mille aziende agricole specializzate che danno lavoro a migliaia di addetti, mentre il restante 10% dalla normale pratica forestale che prevede interventi colturali di sfolli, diradamenti o potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco.

In Italia la coltivazione dell’albero di Natale è concentrata prevalentemente in Toscana (province di Arezzo e Pistoia) ed in Veneto.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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