Roma-Fiorentina, supersfida nella tana dei «lupi»
FIRENZE. Vigilia di Roma-Fiorentina con mille temi. Non solo riguardanti strettamente la super-sfida dell’Olimpico. Vincenzo Montella accetta di parlare di tutto, anche delle primarie Pd («non so andrò a votare ma metaforicamente sto con Renzi»), e del sorteggio mondiale, definendo molto difficile il girone dell’Italia «ma non più di quello di Germani e Spagna».
OCCHIO AI «LUPI». Il piatto forte della conferenza stampa del tecnico viola, ovviamente, è però la preparazione del match di domani alle 12,3o, caricato ulteriormente da Rudi Garcia che ha detto di aspettarsi undici lupi giallorossi in campo. «Vorrà dire che porteremo degli accendini per tenerli lontano con il fuoco. Comunque i auguro che saranno solo undici lupi, perché a volte a Roma c’è anche il contorno», ha scherzato, pungente, l’allenatore viola.
MA GARCIA È SIMPATICO. Sta comunque anche al gioco, Montella, perché ritiene Garcia «un personaggio simpatico, oltre che un allenatore organizzato e pragmatico». «Sa cambiare in corsa, ha grandissima esperienza. So – analizza l’allenatore viola – «che sarà una partita difficile, contro un avversario che rispetto moltissimo Anche loro ci temono un po’ quindi purtroppo ci affronteranno al 101%. Sarà una gara ad alta intensità ed alto agonismo. Dovremo essere pronti mentalmente. La Roma sa attendere, è più paziente di noi, sa attaccare ma anche difendersi molto bene».
VIGILIA TROPPO SENTITA. Montella percepisce anche molta ansia in giro e questo non gli piace troppo. «Mi sembra una vigilia molto simile a quella con la Juve lo scorso anno: in campo poi non andò affatto bene. E comunque non credo che la partita di domani sarà decisiva per la classifica. Anche se perdessi non rinuncerei alla corsa Champions. Comunque è un caso che non abbia mai battuto la Roma, mi auguro di cambiare questa storia».
LJAJIC E… TOTTI IN CAMPO. «Mi auguro che Ljajic non giochi e che non scenda in campo neppure Totti, ma avendo parlato con Francesco, non mi sorprenderei affatto che giocasse dall’inizio. Adem comunque è andato in una grande squadra, ha deciso di fare un percorso diverso rispetto alla Fiorentina. In estate si era parlato anche di De Rossi che avrebbe potuto fare il percorso inverso ma purtroppo non è mai stato possibile».
PIZARRO IN PANCHINA, FORSE GIOCA VARGAS. A proposito di singoli, due battute anche su qualcuno dei viola. «Pizarro – ricorda il tecnico viola – è stato male, non s’è allenato ma ora mi sembra abbia recuperato. Probabile che non parta dall’inizio. Il suo utilizzo però non dipende dal fatto che non ha lavorato perché così è anche meno stanco. Per la rinascita di Vargas (in odore di partire titolare magari in posizione più avanzata, ndr) non credo di avere meriti particolari, è dipeso dalle sue motivazioni: ha grandi doti tecniche».
BATISTUTA DIETRO LA SCRVANIA. Chiusura riservata a Batistuta, suo vecchio compagno ai tempi della Roma. «Mi ha fatto piacere – commenta Montella – che sia venuto a trovarci: mi auguro che possa tornare. Al di là dell’incarico ufficiale avrà sempre le porte aperte. Importante che si siano riavvicinati con la società. Spero si possa trovare una posizione per le sue capacità», conclude il tecnico ricordando ancora una volta che l’acredine con Bati era solo una cosa di campo, per altro già smussata nel secondo anno di Roma.