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Fiorentina, serve Gomez. Ma il rientro è ancora lontano

Pepito Rossi accusa un po' di stanchezza
Pepito Rossi accusa un po’ di stanchezza

FIRENZE. La sconfitta di Roma è di quelle destinate a lasciare strascichi. L’attesa era tanta e anche se la squadra non ha sbagliato completamente prestazione, lasciano perplesse le troppe occasioni lasciate agli avversari, al di là dei due gol presi. Se non ci fosse stato Neto in giornata di grazia, ieri il passivo sarebbe stato molto più pesante.

BRAVI NETO E VARGAS. Ma, mettendoci anche l’ormai conclamata rinascita di Vargas, le buone notizie si fermano più o meno qui. Al di là dei problemi di retroguardia che la società potrebbe risolvere con un investimento sul mercato di gennaio, ora che Rossi paga inevitabilmente un po’ di stanchezza per un avvio di campionato pazzesco, la gente torna a chiedersi con insistenza quando ritorni Mario Gomez.

L’ANSIA DI MONTELLA. Anche se, probabilmente, il primo a non saperlo è proprio Vincenzo Montella. Che ieri si è lasciato scappare una mezza frase piuttosto indicativa: «Ormai non lo vedo da giorni…» Già, perché anche dopo il rientro dal soggiorno terapeutico in Germania, il tedesco ha continuato a lavorare a parte.

SI VA AL 2014. Al rientro da Monaco aveva dichiarato di augurarsi di tornare in campo prima di Natale, ma ormai mancano solo 3 partite (con il Bologna e a Sassuolo in campionato, con il Dnipro giovedì in Coppa) e le possibilità di rivederlo nel 2013 sono francamente molto basse: bene che vada andrà in panchina per rialzare un po’ il morale della truppa.

PEPITO STANCO E… FASCIATO. E magari anche quello di Rossi, che pare appunto un po’ appannato. Tra l’altro nelle ultime due gare, in cui non ha brillato segnando solo su rigore contro il Verona, è apparsa anche una fasciatura al ginocchio operato che ha preoccupato gli osservatori più attenti. Pepito per fortuna è sanissimo, ma Montella sa che deve gestirlo. Avrebbe voluto farlo riposare un po’ di più: si è limitato a non farlo giocare in Europa League e lo risparmierà anche giovedì sera, ma domenica prossima al centro dell’attacco ci sarà ancora lui.

E I GIOVANI BOMBER? Mentre le malelingue si interrogano su quanto Gomez pensi più al Mondiale che alla Fiorentina (ma il tedesco è un professionista molto serio…) viene semmai da chiedersi quale sia effettivamente il valore delle alternative. Matos il suo l’ha fatto ma Montella lo considera una carta da giocare semmai a partita in corso, mentre Rebic proprio non lo vede. È sparito dalle rotazioni dopo che «preferì – parole del tecnico – andare in Nazionale anche se non stava bene piuttosto che rimanere ad allenarsi a Firenze». In assoluto, sono entrambi troppo acerbi per pensare di affidargli l’attacco.

TRE MESI SONO LUNGHI. Comunque, alla fine della fiera, Gomez è fuori da quasi tre mesi (si fece male il 15 settembre) e sono in molti a chiedersi dove sarebbero i viola se il tedesco non si fosse infortunato. Purtroppo però nel calcio con i se e con i ma si va poco lontano: non resta che sperare che Babbo Natale riporti finalmente il panzer a Montella perché il vero acquisto di gennaio dovrà essere per forza lui.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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