La nuova segreteria Pd di Renzi, 7 donne e 5 uomini
FIRENZE – Cinque uomini e 7 donne: ecco la segreteria annunciata da Matteo Renzi. Lotti all’organizzazione, Bonaccini (Enti locali), Filippo Taddei della John Hopkins (economia), Faraone al Welfare, Nicodemo (comunicazione), Boschi (riforme), Madia (Lavoro), Mogherini (Europa), Serracchiani (infrastrutture), Braga, Morani e Picieno. Lorenzo Guerini portavoce della segreteria. Dodici persone, una squadra di giovani che dovrà sostituire il vecchio gruppo dirigente.
«Avevo preso un impegno e lo mantengo. Nell’autonomia che mi deriva dall’incarico, ho chiesto una mano a 12 persone». Matteo Renzi ha dunque compiuto il primo passo da segretario presentando la propria squadra.
Una carica di 40enni che andranno a comporre la nuova segreteria del partito e che, almeno nel dato generazionale, scardina le logiche del passato. Di sicuro c’è che, incassato il risultato plebiscitario oggi con «la fascia di capitano» addosso dice: «Non voglio costringere i gruppi parlamentari a fare le cose che piacciono a me. Da domani partirà un dialogo. Domenica sarà eletta una direzione e alla luce di questo ci sarà una discussione sulle singole questioni. Hanno il dovere di discutere e dialogare con il partito».
Poi rilancia sul taglio dei parlamentari e superamento del bicameralismo perfetto: «Non sono preoccupato di tensioni. Ma allora vorrei ascoltare le motivazioni di chi mi dice che è giusto tenere alti i costi della politica. Per il Pd la riforma della legge elettorale è la priorità. Occorre un piano per il lavoro».
«Sento la responsabilità, il compito è difficile e avverto l’emozione ma soprattutto la necessità di dare immediatamente segnali, non c’è un minuto solo da perdere» ha detto il neoleader democratico.
«Cuperlo ha detto cose belle, lavoreremo insieme, non c’è rischio per l’unità del partito, lavoriamo insieme perché i risultati arrivino».
