Renzi alle grandi manovre nel Pd
FIRENZE – Matteo Renzi prova a convincere il suo sfidante delle primarie, Gianni Cuperlo, a rivestire il ruolo di presidente Pd. Ma chiude su D’Alema e Bindi candidati alle europee. E soprattutto inizia a capire quanto sia difficile cambiare le gerarchie di un partito.
Da Cuperlo è però arrivato un primo no. Non presiederà l’assemblea del Pd, ipotesi circolata nelle ultime ore. Altre figure potrebbero ricoprire l’incarico. Tra queste Alfredo Reichlin, storico protagonista della sinistra italiana. I giovani turchi avrebbero preferito una più fattiva partecipazione al nuovo corso Pd. E lo stesso neosegretario è intenzionato a proseguire nel pressing per convincerlo.
Renzi mantiene la linea dura: la vecchia classe dirigente non sarà candidata alle europee, ma rischia di combattere una guerra interna. «Bindi, Veltroni e D’Alema devono darci tanti consigli, e farsi da parte -ha detto il neo-segretario del Pd a Ballarò- Mettiamo persone interessate all’Europa, non ai giochini italiani» ha aggiunto Renzi.
Renzi ha parlato di legge elettorale, insistendo perché faccia il suo iter alla Camera: «Bisogna toglierla dal Senato, dove l’hanno lasciata a lievitare come la pizza, e portarla alla Camera, deve diventare concreta prima delle europee».
Al primo giorno di mandato Renzi ha ricevuto le congratulazioni dall’ex premier britannico Tony Blair: «Rappresenta uno spirito di ottimismo e speranza per l’Italia e l’Europa. A Matteo vanno le mie più calorose congratulazioni» ha detto Blair, cui Renzi è stato più volte paragonato in questi giorni.