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Moustapha Dieng, tetraplegico in seguito ai colpi di pistola sparatigli da Casseri

Firenze, commemorati i senegalesi morti nella strage del 2012

La targa commemorativa di Piazza Dalmazia
La targa commemorativa di Piazza Dalmazia

FIRENZE. Sono passati due anni esatti dalla morte di Modou Samb e Diop Mor, i due senegalesi uccisi due anni fa dall’estremista di destra Gianluca Casseri, simpatizzante di CasaPound, in Piazza Dalmazia a Firenze. Sul luogo dell’assassinio, dove una targa ricorda le vittime, oggi sono stati deposti una corona e numerosi mazzi di fiori. Nel corso della mattinata, si è svolto anche un presidio dell’Anpi e della Cgil al quale ha preso parte il segretario della Camera del lavoro Mauro Fuso.

NESSUN PROVVEDIMENTO. Ma il portavoce dei senegalesi fiorentini, Pape Diaw, stamani alla commemorazione promossa dalla comunità degli africani, ha anche fatto polemica. «Dopo la strage del 13 dicembre 2011 – ha detto – ci aspettavamo provvedimenti, istituzionali, di livello nazionale e locale contro il razzismo che però non sono mai arrivati. E Casa Pound è ancora libera di volantinare per le strade senza che nessuno faccia nulla».

LA STRAGE STA PER ESSERE DIMENTICATA. Poi, parlando alle decine di persone arrivate a ricordare i due senegalesi uccisi e i loro tre connazionali feriti da Casseri, (Mbengue Cheikh, Sougou Mor e Moustapha Dieng che è rimasto paralizzato e vive in un centro per disabili), Diaw ha anche rincarato la dose. «Quasi nessuno – ha aggiunto – va a trovarlo in ospedale, questa strage sta per essere dimenticata e perché ciò non avvenga serve un impegno quotidiano, non basta venire qui una volta l’anno a fare passerella il giorno dell’anniversario».

DIAW CONTRO IL CONSIGLIO COMUNALE. Il riferimento polemico, ha poi spiegato il portavoce della comunità senegalese, era principalmente per i rappresentanti del Consiglio comunale, che in mattinata hanno organizzato una autonoma iniziativa per ricordare le vittime di Casseri. Una commemorazione bipartisan, alla quale hanno partecipato esponenti di maggioranza ed opposizione e il presidente del Consiglio comunale Giani che ha chiosato con queste parole: «Il 13 dicembre 2011 e’ avvenuta una tragedia che ha scosso tutta la città: Firenze è una città di pace, integrazione e tolleranza, e questo luogo che ricorda Samb e Mor, è un presidio di antirazzismo».


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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