Oggi scade l’Imu e gli italiani pagano
Oggi 16 dicembre scade la seconda rata dell’Imu. Una data fatidica per gli Italiani. Un onere non solo pesante per molti, e per taluni pure insostenibile; ma anche difficile da indovinare: quasi un terno al lotto, uno slalom tra aliquote e casistiche su cui anche i più esperti funzionari degli uffici tributi comunali faticano non poco a fornire un minimo di informazioni. Non riteniamo superfluo rammentare, in questo momento solenne in cui tanti concittadini compiono il loro dovere di contribuenti, alcune finalità specifiche che vengono raggiunte attraverso la vera e propria valanga di tasse che siamo costretti a pagare.
CONTRIBUTI DI RENZI –Cominciamo dal sindaco di Firenze. Come già riportato da numerosi organi di informazione, i cospicui contributi previdenziali del dirigente Matteo Renzi sono corrisposti dall’erario anziché dall’azienda di famiglia, dalla quale risulta assunto poco tempo prima rispetto al collocamento in aspettativa per l’ esercizio del mandato. Sara il solo caso in Italia?
STIPENDI DEI PALAZZI – Nei palazzi che ospitano gli organi costituzionali le retribuzioni dei dipendenti, di qualunque livello, fanno impallidire per l’enorme differenza con quelle di qualsiasi lavoratore. Al Senato (800 unità circa) un usciere appena assunto prende circa 2.500 euro lorde, ma a fine carriera ne guadagna oltre 10.000. Non parliamo poi dei funzionari e dei dirigenti. Sicuramente situazione analoga alla Camera (1.500 addetti). E al Quirinale (2.000 persone) che succederà?
PENSIONI D’ ORO – Lo Stato eroga pensioni che superano anche i 30.000 euro lordi mensili. Più volte citati dalla stampa i vari Amato, Dini, Ciampi. Saranno correlate ai contributi versati oppure l’assegno sarà superiore a quanto accantonato per il noto meccanismo del sistema pensionistico retributivo, che lega l’importo alle ultime retribuzioni? La Corte Costituzionale ha tuttavia dichiarato illegittimo il prelievo di solidarietà sui trattamenti di quiescenza per la quota che supera i 90.000 euro lordi l’ anno.
RADIO RADICALE – All’emittente radiofonica Radio Radicale vengono elargiti 10 milioni di euro all’anno. Essa trasmette in diretta le sedute parlamentari, sicuramente oggi ascoltate da un’utenza davvero foltissima. Ma la Rai che ci sta a fare? Evidentemente già è troppo impegnata nell’assicurare sostanziosi gettoni a Floris, Fazio e vari compagni.
REGIONE SICILIA – Presso la Regione Sicilia lavorano circa 17.500 addetti a tempo indeterminato, di cui oltre 1.700 dirigenti, uno dei quali si dà addirittura gli ordini da solo. Altro personale viene inoltre stipendiato a tempo determinato. Entità davvero superiori a quanto verificabile presso le altre regioni, specie quelle a statuto ordinario, dove tuttavia il personale non è poco e le paghe dei dirigenti sono tutt’altro che trascurabili: per averne un’idea basta farsi una passeggiata in rete.
AMORALITÀ E REATI – Non andiamo oltre anche se sospettiamo che i casi citati costituiscano solo una parte modesta dell’insieme di privilegi legalizzati che si possono enumerare nel nostro sistema. Si tratta difatti di erogazioni che rispondono a precise scelte legislative e quindi alla volontà di costruire e tenere in vita un regime fatto di vantaggi e di favori, ben distante dai principi etici che dovrebbero informare l’organizzazione della pubblica amministrazione. A tanto si aggiungono poi le illegalità, un vero fiume di reati: si parla di circa 5.000 pubblici dipendenti implicati in episodi, comunque emersi, di corruzione. Ve ne saranno anche di non venuti alla luce?
GLI ITALIANI PAGANO – E davvero possibile che non si riesca a porre un freno agli sprechi ed alle ruberie? È proprio impossibile che istituzioni e politica non riescano a voltare pagina? Siamo certi che è con questi sentimenti che oggi gli Italiani vanno alla cassa del fisco. E seguitano a pagare. Usque tandem?