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Renzi all'attacco all'Assemblea nazionale Pd

Renzi tende la mano, Grillo non la stringe

Renzi all'attacco all'Assemblea nazionale Pd
Renzi all’attacco all’Assemblea nazionale Pd

FIRENZE – Proclamato segretario dopo la vittoria schiacciante alle primarie, Matteo Renzi ha annunciato il suo programma: «In un mese piano straordinario per il lavoro. Aiuteremo Letta nella presidenza del semestre europeo». Poi la sfida ai 5stelle: «Rimborsi elettorali, pronti a stop ma si impegnino su riforma elettorale, abolizione Senato e taglio costi politica».

Il discorso del sindaco di Firenze, all’Assemblea nazionale del Pd a Milano, è tutto all’attacco. Il protagonismo del partito, della sinistra, dell’Italia. Obiettivi a due velocità: per i prossimi 15 mesi, e per i prossimi 15 anni.

Renzi detta l’agenda. In primis al governo Letta: un piano per il lavoro, «entro un mese semplifichiamo le regole e diamo nuovi diritti a chi non li ha»; le unioni civili, anzi le civil partnership; lo Ius Soli e il superamento della Bossi-Fini, un dovere verso «i nostri fratelli e le nostre sorelle immigrate». E alla fine la legge elettorale stavolta incalzando Beppe Grillo: «Noi siamo pronti a rinunciare ai rimborsi elettorali. Però tu ti impegni a cambiare la legge elettorale insieme a noi. Se non lo fai, sei un chiacchierone, Beppe firma qui».

Prima di Renzi aveva parlato Enrico Letta. Il premier ha volato basso rivendicando l’ultima decisione del suo governo, l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti: «Matteo, dobbiamo lavorare perché dai giornali si tolgano i retroscena su me e te. Basta con i retroscena, non ce ne saranno, tutte le decisioni saranno prese alla luce del sole». Ha parlato anche dei forconi, delle proteste degli ultimi giorni, e ha ricordato che a difesa della democrazia e delle istituzioni resta solo il Pd: «Dopo 8 mesi in cui, sulla mancata elezione del presidente della Repubblica abbiamo rischiato la fine del Pd, siamo qui, e il nostro partito è il baricentro, il pilastro della democrazia. Vorrei fosse chiaro a noi stessi».

Grillo chiude a Renzi sulla riforma elettorale
Grillo chiude a Renzi sulla riforma elettorale

Ma Grillo chiude a Renzi: «La legge elettorale la farà il prossimo Parlamento». In un tweet, il leader M5S chiede il voto col Mattarellum. E sul blog si definisce «scoreggina» la proposta del neo segretario del Pd: rinuncia ai rimborsi elettorali in cambio dell’impegno di Grillo sulle riforme.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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