Operai morirono in un cantiere sulla A1, 4 condanne
FIRENZE – Quattro condanne, la più alta a 4 anni, e due assoluzioni al processo a Firenze per la morte dei 3 operai precipitati il 2 ottobre 2008 da una piattaforma, durante la costruzione di un viadotto per la Variante di valico a Barberino sulla A1.
Tra gli assolti Alfonso Toto, amministratore delegato di Toto costruzioni la quale, come responsabile civile, dovrà pagare insieme ai condannati, in solido tra loro, 820.000 euro di risarcimento all’Inail. Per la Toto anche una sanzione di 360.000 euro.
Tra i quattro condannati, tutti per omicidio colposo, due sono dirigenti-dipendenti della Toto: Francesco Talone, a cui sono stati inflitti quattro anni di reclusione, e Alessandro Toscan, condannato a tre anni. Gli altri due condannati sono Augusto Antonini e Alessandro Bonanni, titolare dell’Antonini srl e legale rappresentante della Manutenzioni strade srl, due aziende che lavoravano in subappalto: due anni e mezzo di reclusione a entrambi.
I tre operai morti, Giovanni Mesiti, 49 anni, di Locri, Rosario Caruso, 26 anni, di Sinopoli, e Gaetano Cervicato, 45, di Melito precipitarono da circa 40 metri per lo sganciamento della pedana sulla quale si trovavano. Un quarto operaio si salvò per miracolo. Per l’accusa l’incidente fu causato dall’errato montaggio del sistema di ancoraggio: per il serraggio del cono sarebbe stata usata una vite di dimensioni inferiori a quelle prescritte. La piattaforma era stata montata il giorno prima dell’incidente.
Altri due imputati dell’inchiesta erano stati condannati in primo grado l’anno scorso.