Toscana, -9,8% di nuovi avviamenti al lavoro
FIRENZE – Il calo della domanda di lavoro in regione continua ad essere pesante. Gli avviamenti risultano nel secondo trimestre 2013 in calo del 9,8% sull’analogo periodo del 2012 (-12,4% le donne). Di questi, 19.240 (il 10,9%) sul totale di 175.736 risulta essere a tempo indeterminato. Ben l’89,1% pari a 156.496 risultano avviamenti con occupazione temporanea. Dei tempi indeterminati 10.312 sono a tempo parziale; ne risulta quindi che l’occupazione a tempo indeterminato costituisce solo il 5,08% del totale. E’ questo il dato essenziale dell’elaborazione condotta dalla Cgil Toscana sui dati del mercato del lavoro regionale.
Unico dato parzialmente positivo è il calo significativo del lavoro a chiamata più che dimezzato in un anno e che passa da 27.000 a poco più di 10.600 casi mentre il lavoro a termine, ma contrattualizzato cresce di 7 punti. Il calo del 7,1% dell’apprendistato completa un quadro che per le figure più deboli del mercato.
Secondo Daniele Quiriconi, responsabile mercato del lavoro della Cgil Toscana «l’annunciata ripresa non sembra avere alcun riflesso sull’occupazione; servono politiche differenti per sostenere il reddito e difendere la base produttiva industriale oltre che investire sull’attrazione di nuovi investitori, sull’innovazione e sulla formazione. Sostanzialmente il contrario delle politiche nazionali, senza la cui inversione il lungo inverno della crisi, si protrarrà con esiti imprevedibili sulla coesione sociale del paese».