Dimesso dall’ospedale il brigadiere dei carabinieri Giangrande
PRATO – È rientrato finalmente oggi a casa a Prato dopo oltre otto mesi di ospedale il brigadiere dei Carabinieri Giuseppe Giangrande rimasto ferito nella sparatoria del 28 aprile 2013 davanti a Palazzo Chigi a Roma, dove ha rischiato di rimanere ucciso. Alle 15 di oggi circa un’ambulanza della Misericordia di Prato è arrivata presso la sua abitazione, proveniente dal Rehabilitation Institute di Montecatone, un centro medico specializzato vicino a Imola, dove era arrivato ai primi di maggio in condizioni gravissime.
I COLLEGHI – Ad accoglierlo c’erano, tra tanti amici e parenti, anche il prefetto di Prato Maria Laura Simonetti ed il comandante provinciale dell’Arma tenente colonnello Gabriele Stifanelli. Molti anche i colleghi del brigadiere arrivati da Firenze, in forza al 6° Battaglione Toscana, l’unità dei carabinieri specializzata nei servizi di ordine pubblico e di vigilanza ad obiettivi sensibili.
LA FIGLIA MARTINA – «Una giornata di festa – ha detto ancora emozionata al telefono la figlia Martina Giangrande – per l’affetto e la vicinanza che il babbo ha trovato al suo rientro. In particolare gli ha fatto tanto piacere rivedere i suoi colleghi che gli sono stati sempre vicino. Il più bel regalo di Natale».
I PROSSIMI CONTROLLI – La strada per una completa riabilitazione è ancora lunga e in salita. Ma il rientro a casa non potrà che migliorare le cose. «Torneremo ad aprile a Montecatone per nuovi controlli, speriamo bene». La giornata in famiglia Giangrande è ancora lunga. Martina è stata subissata da telefonate, messaggi e mail di quanti si sono voluti congratulare per il rientro a casa del babbo. «Devo ancora vederli tutti, mi ci vorranno ore» conclude con un sorriso. Un altro telefono sta squillando in casa.