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Confesercenti, il turismo è l'unica salvezza

Confesercenti Firenze: moda in crisi profonda, il turismo è la salvezza

Confesercenti, il turismo è l'unica salvezza
Confesercenti, il turismo è l’unica salvezza

FIRENZE – Il territorio fiorentino viaggia a due velocità: laddove si registra una significativa presenza di flussi turistici le imprese soffrono in misura inferiore in tutti i comparti mentre mostrano un segno ormai stabilmente negativo nella restante parte del territorio.

Un dato che accomuna tutti i territori è la pesante crisi del settore moda, mentre ci sono segnali positivi di stabilizzazione per pubblici esercizi e ristorazione, in particolar modo a Firenze e nell’Empolese-Valdelsa.

classeDescrizionevar . tendenziale IV trim
daA
A1alimentari mini market-4,70%-2,10%
A2Macelleria-3,40%-2,40%
A3ortofrutta-5,20%-3,60%
A4pescheria-4,20%2,20%
B1abbigliamento-7,50%-4,90%
B2calzature-5,90%-2,80%
B3pelletteria borse e accessori-5,10%-1,90%
B4Intimo-1,50%1,30%
C1profumeria erboristeria-2,70%-1,60%
C2beni per la casa ferramenta-2,60%-1,70%
C3cartoleria giocattoli-2,20%-0,30%
C4libri, edicole, cartolerie-8,60%-4,40%
C5fotografi, ottici-1,10%0,20%
C6telefonia6,20%2,80%
C7fiorai-3,70%-0,70%
C8altro commercio-6,00%-2,89%
D1bar0,24%1,14%
D2ristoranti1,07%0,45,%
Indice generale–5,39%-4,12%

Secondo Confesercenti Firenze i dati degli ultimi anni, confermati anche per il 2013, proiettano in uno scenario drammatico in termini di fatturato, consumi e occupazione. «Siamo sul fondo del mare e ci rimarremo probabilmente a lungo –spiega Confesercenti- Saremo obbligati a ripensare il modo di fare impresa, anche tenendo conto che questa sarà la normalità con la quale confrontarsi almeno per i prossimi 4/5 anni. Vi sono interi settori completamente trasformati dal mercato, come ad esempio elettronica di consumo e elettrodomestici ormai esistenti solo in grandi catene internazionali. Editoria, libri e musica, come noto, sono stati completamente superati dal web. Gli unici settori che in qualche modo tenevano, in quanto legati ai flussi turistici, ristorazione, bar, somministrazione sono massacrati da una serie infinita di adempimenti e dalla micidiale sommatoria di tasse e balzelli a carattere locale e nazionale. Solo negli ultimi tre mesi abbiamo rilevato 187 adempimenti fiscali a carico delle Imprese che scaturiscono da una giungla di circa 63.000 norme tributarie. Siamo nel pieno di un sistema che sta implodendo».

I commercianti si definiscono «ribelli» e chiedono alle istituzioni: «Arginare l’aggressione fiscale sulle imprese, l’attenzione ai meccanismi di spesa pubblica, locale e nazionale, eliminate sprechi e inefficienze».

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