Rossi: «Per la tramvia c’è tempo fino al 2019»
FIRENZE – La tramvia fiorentina guadagna tre anni e il rischio che i contributi dell’Unione Europea tornino indietro è scongiurato. «Una buona notizia, che ci consentirà di ultimare un’opera strategica per il trasporto nel capoluogo e dai comuni più vicini -commenta il presidente della Toscana Enrico Rossi– con l’idea poi di estendere la tramvia anche a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino».
Per costruire le tre linee e non perdere i 36,6 milioni di euro affidati da Bruxelles alla Regione e da questa destinati al Comune ci sarà tempo fino al 31 marzo 2019 e non più solo fino al 3 dicembre 2015: tre anni e tre mesi in più. Il Comune, come chiesto dall’Unione Europea, dovrà comunicare ogni tre mesi lo stato di avanzamento dell’opera. L’accordo di programma licenziato dalla giunta regionale e che sarà sottoscritto a breve da Regione e Comune mette nero su bianco l’intesa raggiunta durante l’estate.
Nel 2010, cinquantadue anni dopo che l’ultimo tram aveva cessato di attraversare Firenze, è stata inaugurata la linea 1, quella che collega Scandicci con Firenze. Da sola l’unica linea al momento funzionante vale di più di 36 milioni, tant’è che tra le proposte avanzate a Bruxelles c’era quella di trasferire tutti i finanziamenti sulla linea 1. Il problema è che l’Unione Europea aveva concesso i 36 milioni e 597 mila euro per un progetto che comprendeva tre linee, una ventina di chilometri e quaranta fermate. I sette chilometri e le 14 fermate attive tra Scandicci e la stazione di Santa Maria Novella non erano sufficienti. Vista l’importanza strategica Bruxelles ha accettato la proposta della Regione e concesso tre anni e qualche mese in più per terminare i lavori.
Nèri
Quella della ferrovia come soluzione per il trasporto urbano è una leggenda: il tracciato RFI è anulare, mentre la domanda di trasporto è tipicamente radiale; per questo le tramvie hanno tracciati radiali centro-periferia. Togliere spazio al trasporto su gomma, non è un inconveniente, bensì prorio una delle finalità della tramvia, scoraggiare gli automobilisti, anche con le maniere cattive, visto che con le buone non si ottengono risultati. Gli automobilisti che davvero non hanno altre possibilità per raggiungere la loro destinazione in città stimo siano circa la metà del totale; ne conosco tanti che usano l’auto, nonostrante valide alternative, per snobismo (non mi mischio con tutta quella gente), per pigrizia (non vogliono aspettare cinque minuti alla fermata né viaggiare per cinque minuti di più), per inciviltà (parcheggio in doppia fila o con le ruote sul marciapiede)
PAOLO
„Firenze è letteralmente circondata dalle linee ferroviarie, che, con una spesa certamente molto inferiore, potrebbero essere utilizzate da linee metropolitane di superficie, non occuperebbero spazi sulle strade e si eviterebbero anche gli incidenti. Fare altre linee tramviarie significa togliere spazio al traffico su gomma, che certamente non diminuirà (come non è diminuito con la linea 1) e quindi aumenterà anche l’inquinamento e i tempi di percorrenza di chi per lavoro deve usare un veicolo.“