Incendio Prato, vescovo: «Cinesi morti sono moderni crocifissi»
PRATO – Nella sua omelia il vescovo di Prato Franco Agostinelli, nel giorno di Santo Stefano, patrono della città e della diocesi, ha ricordato i recenti fatti, «luttuosi e delittuosi come l’oltraggio sacrilego ai Crocifissi e la tragedia dei cittadini cinesi morti nel rogo, moderni crocifissi immolati sull’altare del profitto e dello sfruttamento».
Di fronte a questi accadimenti «questa nostra Chiesa che cosa è chiamata a Prato?» si è chiesto Agostinelli che per offrire segni di speranza ha proposto di chiamare dodici giovani e di formare con loro il «Consiglio dei Dodici». Un gruppetto, composto da ragazzi e ragazze di diversa sensibilità e competenza, che individui possibili percorsi pastorali, non tanto e non solo per i giovani ma per l’intera società.
paolo
Come può un religioso, addirittura un vescovo, paragonare la morte di quei poveri cinesi (che ovviamente non avevano nessuna intenzione di fare quella terribile fine) alla crocifissione di Cristo, ben consapevole della sua sorte che (la religione cattolica lo insegna) si è immolato per noi?