Dalle lettere ai rifiuti, tutti gli aumenti dal 1 gennaio
FIRENZE – Dal primo gennaio sarà più caro spedire una lettera e una raccomandata, consumare un caffè o uno snack al distributore automatico. E anche su benzina e gasolio è in arrivo un salasso.
Lettere e raccomandante. Il costo per spedire una lettera potrà salire dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi e le raccomandate da 3,60 a 5,40 euro. Il via libera ai rincari è arrivato dall’Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni (Agcom). Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo delle posta prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 0,95 euro/invio, entro il 2016.
Caffè più….salato. Il caffè alla macchinetta dal primo gennaio potrà lievitare nel prezzo di circa il 6%, adeguandolo all’aumento Iva dal 4 al 10%. E questo vale anche per i distributori collocati in ospedali, caserme, uffici, scuole e altri edifici destinati alla collettività per i quali erano stati stipulati i contratti prima dell’aggravio fiscale. La norma, che peserà sulle tasche dei consumatori, è vista con favore dalla Confida perché consentirà al settore di alleggerire l’impatto del prelievo deciso per finanziare l’ecobonus.
Trasporti locali. Molte Regioni dal 15 dicembre hanno messo a segno aumenti medi del 20% colpendo soprattutto i pendolari. Salasso anche sui pedaggi autostradali regionali. Dal 1 di gennaio salirà del 12,91% il pedaggio delle Autovie venete.
Salasso-Tares. L’imposta locale sui rifiuti verrà pagata dagli inquilini e secondo i calcoli di Confesercenti aumenterà fino al 60% rispetto a quanto pagato l’anno scorso.
Carburanti. Il Codacons ha chiesto al governo provvedimenti per evitare un’ondata di rincari proprio quando gli automobilisti italiani sono in movimento per le festività. Benzina e gasolio hanno fatto registrare in questi giorni forti rincari, raggiungendo una media di 1,796 euro al litro la verde (e punte di 1,830 euro/litro) e 1,726 euro al litro il diesel.