Vola l’export toscano, +5,1%
FIRENZE – Molto positivo l’andamento delle esportazioni toscane nel periodo luglio-settembre 2013 (+5,1% al netto dell’effetto oro). Questo risultato fa sì che, in un contesto nazionale fermo al -2,3%, la Toscana si guadagni il terzo posto le principali regioni esportatrici, con una crescita più sostenuta rispetto a Veneto (+3,8%) Emilia Romagna (+3,7%), Lombardia (+1,5%).
La ripresa delle esportazioni sui mercati dell’Ue 28 (+5,8% al netto dei metalli preziosi) si accompagna ad una nuova stagnazione nella domanda degli Stati Uniti (0,2% le vendite nel trimestre); la Toscana aggancia la ripresa dei paesi asiatici (+28,5% le esportazioni in Cina) che si affianca ad una crescita ormai stabile delle vendite in Medio Oriente (+9,4%). Sono questi i dati contenuti nel rapporto sul Commercio Estero della Toscana-III trimestre 2013, elaborato da Unioncamere Toscana.
A livello settoriale la crescita delle esportazioni è sostenuta da un’ulteriore accelerazione nelle vendite di beni di consumo, con una crescita sostenuta della componente non durevole a cui si affianca una ripresa dei beni durevoli e dei beni strumentali.
E’ il settore della concia-pelletteria a fornire nel periodo il più elevato contributo alla crescita regionale (1,6 punti). Bene anche la farmaceutica (+23,4%), l’agroalimentare (+10,5%), l’abbigliamento (+9,5%) e le calzature (+6,2%) i prodotti tessili (+1,4%). Al buon andamento della componente dei beni di consumo durevoli (+15,8%) contribuisce la brillante performance di gioielleria e oreficeria (+20,8%) e la tenuta di mobili (+2,4%) e cicli e motocicli (+1%). La ripresa delle vendite di beni strumentali (+5%) è legata alle buone performance dei prodotti dell’elettronica (+25,7%, con una forte crescita per il manifatturiero ICT e l’elettromeccanica di precisione) e della cantieristica (+13,1%), mentre rimane in difficoltà la meccanica strumentale (-8,3%).