Mps, Profumo: «Senza aumento di capitale la banca sparisce da Siena»
SIENA – «Da dove arrivino i 3 miliardi mi interessa poco: se la banca è ben gestita e arrivano i 3 miliardi resta a Siena altrimenti sparisce». E’ la realtà inquadrata dal presidente di Mps, Alessandro Profumo, rispondendo al sindaco Bruno Valentini che si dice preoccupato dall’arrivo di capitali stranieri. Il presidente ha parlato durante la conferenza stampa al termine dell’assemblea degli azionisti di oggi.
«La decisione di oggi dell’assemblea degli azionisti è in linea con il mantenimento del 51% del capitale di Banca Mps da parte della Fondazione Mps e che si è dimostrata errata. Speravo che non venissero fatti altri» ha detto Profumo.
«La politica non ha nessun peso nelle decisioni della Banca -ha spiegato- Il ministero dell’Economia è evidente che è stato sentito più volte, ma non è la politica, ma un organo di governo ed in più nel caso del ministro Saccomanni una personalità per altro tecnica».
Capitolo dimissioni, vere o presunte. «Non so cosa deciderà il cda, non sono in grado di dare alcuna risposta» così Profumo ha risposto ai giornalisti riguardo alla possibilità che lui e l’ad Fabrizio Viola rassegnino le dimissioni dopo la bocciatura della proposta del cda di arrivare all’aumento di capitale da 3 miliardi di euro entro la fine di gennaio 2014. «Io avevo ed ho in testa una banca che ha 3 miliardi aggiuntivi in cassa. E’ questa la mia idea semplice, non c’è nessuna dietrologia e nessuna visione complicata» ha affermato Profumo.
«Non c’è stato e non c’è nessuna dualità personale» ha detto il presidente di Mps a proposito di alcuni resoconti giornalisti che hanno parlato di uno scontro tra lui e la presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi. «Semmai un confronto tra certezza contro incertezza. Oggi sappiamo che ci sono incertezze per realizzare l’aumento di capitale dopo il 12 di maggio» ha precisato Profumo ricordando che per posticipare l’aumento di capitale sarà necessario costituire un nuovo comitato di garanzia.
Oltre a Profumo ha parlato anche Viola in conferenza stampa. «Farò di tutto perché la Banca non affondi ma navighi -ha detto l’ad di Mps, Fabrizio Viola– Abbiamo messo la Banca in sicurezza sotto profilo liquidità, con l’aumento di capitale a gennaio l’avremmo messa in sicurezza anche sul piano patrimoniale. Oggi dobbiamo prendere atto che una parte del piano di ristrutturazione è stata rinviato».
«Un amministratore deve fare bene e al meglio il suo lavoro. Non ci sono secondi o terzi fini» ha detto Viola.
Dopo sei ore e mezzo si è conclusa l’assemblea degli azionisti di Mps. Il presidente della banca, Alessandro Profumo, ha dichiarato conclusi i lavori alle15.38.
Adesso parola alla vera vincitrice di questa Assemblea, la Fondazione con la presidente Antonella Mansi. «Non ci sono né vinti né vincitori -ha sottolineato la presidente della Fondazione- Da tempo avrei voluto che questa situazione fosse spersonalizzata perché tutti dobbiamo avere grande attenzione per la banca. Se qualcuno pensa che non c’è stato un confronto tra noi sbaglia. Poi non sempre è possibile trovare una mediazione. Ci sono legittime posizioni che talvolta possono non essere conciliabili».
«La cosa certa è che sento una grande responsabilità e con me tutta la Fondazione. Lavoreremo con ancora più impegno, anche se con più serenità» ha detto la Mansi sul lavoro che ora aspetta l’Ente che dovrà cercare alleati per proseguire il suo impegno in Banca Monte dei Paschi entro il prossimo 12 maggio.
«Da noi non c’è stata nessuna sfiducia nei confronti dei vertici della banca» ha spiegato.
«Non ho la sfera di cristallo e mi auguro che non ci sia nessuna conseguenza. Sono convinta che oggi sia stata chiarita definitivamente quella che era l’incertezza sull’aumento di capitale che noi abbiamo sempre appoggiato» ha detto Antonella Mansi a proposito delle eventuali conseguenze sui mercati finanziari delle decisioni assunte dall’assemblea.